Tre romeni arrestati per furto di rame sulla Piana di Gioia Tauro

La notte del 07 dicembre 2014, intorno alle 03:30 circa, in Candidoni (RC), a seguito dell’ennesimo servizio teso al contrasto e repressione dei furti di rame che stanno falcidiando l’intera piana, coordinato dalla Compagnia di Gioia Tauro, i militari della Stazione CC di Laureana di Borrello, unitamente a quelli della Tenenza CC di Rosarno, dell’aliquota radiomobile del NORM e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nelle immediate adiacenze dell’azienda “Vecchio Prodotti Ceramica srl” sottoposta a sequestro preventivo, in atto sottoposta a curatela giudiziaria, traevano in arresto, nella flagranza di reato, i sottoelencati stranieri, resisi responsabili dei reati di cui agli artt. 61 comma 7, 81, 110, 624 e 625 commi 2, 4, 5 e 7 c.p. (furto aggravato in concorso con continuità prevista da più azioni consecutive del medesimo disegno criminoso):

      T. I., nato in Romania domiciliato in in provincia di CS, disoccupato, noto alle forze dell’ordine per reati specifici contro il patrimonio e la persona;

      B.N., nato in Romania domiciliato in provincia di CS, disoccupato, noto alle forze dell’ordine  per reati contro il patrimonio e la persona;

      R.A.E., nato in Romania  domiciliato in in provincia di CS, disoccupato,  noto alle forze dell’ordine  per reati contro la persona.

rame2I militari operanti, infatti sorprendevano all’interno della predetta fabbrica i tre soggetti, intenti ad asportare un ingente quantitativo di rame, cavi e fili elettrici. I malviventi, datisi all’inizio a immediata fuga, venivano, poco dopo, rintracciati e bloccati, nelle campagne circostanti ancora sporchi di fango, a seguito delle abbondanti piogge che avevano irrorato i campi, e con varie escoriazioni causate dall’aver scavalcato in fretta diverse recinzioni e mura di cinta. Nel corso dell’operazione sono stati recuperati circa 07 quintali di rame, provento dell’avvenuto furto. Gli arrestati sono stati tradotti, al termine degli adempimenti di rito, presso la Casa Circondariale di Palmi (RC) su disposizione del pm di turno presso la Procura Ordinaria di Palmi (RC), dott. Francesco PONZETTA.  Va sottolineato come nei giorni precedenti erano stati consumati diversi reati della stessa indole ai danni dell’impianto elettrico della fabbrica sequestrata (un impianto elettrico dal valore di oltre due milioni e mezzo di Euro alla quotazione di mercato odierna) per un danno economico che ammonta complessivamente a parecchie miglia di Euro. Con questa operazione i Carabinieri sperano di aver posto quantomeno un argine all’annoso fenomeno in argomento anche se le investigazioni continuano incessanti poiché dietro pare esservi una vera e propria organizzazione dedita a questo tipo di furti così redditizio.

comunicato stampa  – Carabinieri 

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