Le straordinarie e coinvolgenti sonorità che solo il gospel è in grado di regalare, hanno riacceso le luci del teatro comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. L’evento dal titolo “Mike McCoy and Voices United Gospel Chours”, che è stato organizzato dal Comune di Reggio Calabria in collaborazione con l’associazione di promozione musicale, “AmaCalabria”, ha riportato entusiasmo e interesse in quello che è il luogo simbolo dell’arte reggina, inaugurando nel migliore dei modi la rassegna di spettacoli natalizi voluta da Palazzo San Giorgio.
Dell’ottima riuscita dell’evento, si è detta estremamente soddisfatta, Patrizia Nardi, assessore comunale alla Cultura che ha dato un forte impulso per la realizzazione di un appuntamento che, ha rimarcato, “contribuisce a risvegliare un clima culturale positivo e partecipativo, in cui la cittadinanza può nuovamente riconoscersi. Il “Cilea” rappresenta il punto di riferimento di maggior prestigio e importanza per una città che ha assoluto bisogno di ritrovare momenti come quello che abbiamo appena vissuto. Una comunità che sia priva di luoghi in cui assistere o partecipare direttamente, a eventi che hanno a che fare con tutte le forme di espressione artistica e culturale, non può avere un futuro.
Per questo l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Giuseppe Falcomatà, intende dare nuovo vigore ad un programma di rilancio del teatro “Cilea” che deve tornare ad essere la casa della cultura per la città di Reggio Calabria”. Dal canto suo Antonio Gargano, presidente di “AmaCalabria”, ha messo in rilievo l’assoluto prestigio di uno spettacolo che ha offerto al pubblico reggino, il talento indiscusso di Mike Mc Coy, “un artista ormai stabilmente inserito nella èlite mondiale della musica gospel, avendo contribuito, vent’anni fa, alla costituzione ed allo sviluppo di un gruppo a Washington, i Voices United Gospel Chorus, formato da pastori e predicatori, oltre che da musicisti, che hanno dato all’ensemble quell’alone di grande spiritualità che ne caratterizza le performances. Quella di quest’anno – ricorda Gargano – è la prima tournèe in Italia nella formazione da dodici persone, nove cantanti e tre musicisti”.
Il concerto di Reggio Calabria ha dato l’opportunità al complesso di dare ampio risalto a questo anelito di coinvolgimento mistico che si è anche visivamente realizzato eliminando i coloratissimi camicioni e le rituali alzate di tremolanti mani, per abiti “borghesi” e un appena accennato dondolamento ritmico. “Con una notazione in più”, osserva il presidente di “AmaCalabria”. “Abbiamo infatti piacevolmente scoperto che i nostri sono musicisti eccelsi in possesso di doti canore e tecniche di rilievo internazionale.
Il risultato è stato un concerto memorabile con esibizioni di gruppo e singole e con un repertorio che ha spaziato dai canti di preghiera, fino al più tradizionale “Happy days” che ha ormai assunto il ruolo della marcia Radesky per i concerti di capodanno, di pezzo di chiusura e di coinvolgimento del pubblico. Tutto per ribadire quanto già si sapeva sulla professionalità di questo gruppo che, non a caso, è stato inserito nel Festival Gospel di Roma”.
comunicato stampa