Lo Sport è “cosa di cuore”: diecimila soci per un anno di CSI

2 TITOLI NAZIONALI VINTI, AVVIATI 12 PROGETTI SOCIALI SENZA 1 € PUBBLICO

cicciu-d'ottavioSport è Welfare, parola del Centro Sportivo Italiano, nel suo Comitato provinciale di Reggio Calabria. « Nel tempo della crisi – spiega il presidente Paolo Cicciù – abbiamo deciso di andare controcorrente: non affiliamo trattorie e negozi di abbigliamento come circoli sportivi; non ci attacchiamo ai carrozzoni politici. Abbiamo deciso forse di perdere in termini economici, ma di essere coerenti e credibili. Gli Enti di Promozione Sportiva sono chiamati a fare politiche sociali per i giovani, per gli extra comunitari, per i disagiati, per gli anziani. Di fronte alla  crisi abbiamo deciso di non indietreggiare nella nostra mission vecchia di 70 anni di storia; anzi abbiamo rilanciato sul territorio per il territorio ».

Nel 2014 hanno scelto la storia e l’impegno del CSI  10.000 atleti reggini e ben  170 società sportive. Sessanta campionati e quasi 400 squadre iscritte. Coinvolti atleti dai 5 ai 70 anni. 14 società hanno preso parte alle finali nazionali. Due gli scudetti CSI vinti: Aleandre Basket nella Pallacanestro Open e la Virtus Saline nel calcio a 5 Under 14. Le discipline praticate sono state 8: calcio a 5, calcio a 7, calcio a 11, basket, pallavolo, montain bike, ginnastica, atletica.

« Innegabile è che i numeri fanno anche la loro parte – sottolinea Cicciù – però è pur vero che se essi perdono di vista i valori diventano cifre vuote: aver raggiunto un buon livello tecnico ci lusinga, ma ci spinge d’altro canto ad immaginare una differenziazione di proposta. Il nostro movimento in alcune discipline rischia di essere superiore a quello federale per cui il 2015 sarà foriero di tante novità per gli amatori che avranno modo di vivere a pieno la nostra associazione così come tutte quelle società sportive ed oratori che negli ultimi 8 anni proprio facendo parte del CSI hanno raggiunto mete sportive di tutto rispetto ».

Per il CSI, unicum nel panorama degli EPS, l’attività formativa viene spesso prima dell’Area Tecnica: è stato attivato il progetto “Lo Sport Che fa bene” con dei corsi riconosciuti di cardioprotezione e primo pronto soccorso in ambito sportivo; e poi ancora il corso Dirigenti di società sportiva, il Campus formativo residenziale EDUSPORT, giunto alla sua seconda edizione, che si è svolto a Gambarie nel mese di Aprile, all’interno del quale sono stati attivati i corsi per Animatori, Allenatori, Dirigenti e Arbitri. Assai interessante è stato il percorso formativo “Genitori a Bordo campo”. « O lo sport educa o non serve a nulla – afferma Cicciù – dobbiamo dire le cose come stanno.  Un ente di promozione non può fare attività sportiva per arricchire pochi o per interessi economici o politici di un gruppo di persone. Lo sport è cosa di cuore. I nostri giovani hanno bisogno di educatori e dirigenti  sportivi credibili ». Grande novità dell’anno associativo sono stati i progetti, ben 12 attivati senza alcun finanziamento pubblico. Dalla prevenzione sanitaria alla strutturazione di percorsi integrati Sport&Scuola, fino alla psicomotricità per i più piccoli. L’apertura a nuove discipline sportive e l’aggiudicazione in concessione pluriennale al CSI degli impianti sportivi comunali di Gallina e Pellaro.

« Voglio sintetizzare con due esperienze – spiega il Presidente Paolo Cicciù – il nostro approccio sociale allo Sport: quando oltre un anno fa parlavamo di Gioco d’Azzardo patologico più di qualche osservatore ci descriveva come allarmisti. Bene siamo stati precursori di una ricerca scientifica che è pilota per tutta Italia. Quando parlavamo di Sport ed Inclusione sociale, molti ci ridevano dietro: noi abbiamo deciso che nei nostri palazzetti  le pulizie le farà una cooperativa di ragazze madri; il CSI è stata la prima commessa di “Sole Insieme”. Perché diciamo questo? Perché di buoni propositi è pieno il mondo, noi con i nostri progetti proviamo a  concretizzarne qualcuno ».

Morosini_consegna_fasciaPer ottenere questi risultati l’unica via è il grande gioco di squadra; il CSI deve le sue “fortune” all’abnegazione gratuita e volontaria dei sui dirigenti sportivi: a partire dal VicePresidente Mimmo Aricò, Clementina Tripodi (presidente commissione calcio), Domenico Squillaci (Designatore Arbitrale), Paolo Simone (Direttore Tecnico) Giovanni Dascola (Referente Attività Giovanile Calcio) Nicola Marra (Referente Pallavolo), Renzo Ambrogio (Referente Pallacanestro), Maria Sorrenti (Referente Area Piana e Tesseramento), Francesco Rigitano (Referente Area Locride), Pasquale  Lacava (Referente Ciclismo), Federico Minniti (Referente area Welfare e  Comunicazione) e Malvina Marino (Segretaria di Comitato). Un plauso va per la grande professionalità e competenza alla Commissione Giustizia Sportiva, agli arbitri di Comitato ed al Collegio dei Revisori dei Conti.

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