Marcia a Parigi: “misure eccezionali per garantire la sicurezza”

La Marcia Repubblicana di Parigi, in memoria delle vittime delle stragi e a testimonianza della dura condanna da parte del cosiddetto “mondo occidentale”, sarà caratterizzata dal ricorso a “misure del tutto eccezionali per garantirne la sicurezza”. Il doveroso chiarimento, soprattutto in considerazione delle tragiche falle dimostrate dal sistema di difesa e di intelligence francese, è stato fatto dal Ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, che ha ricordato che saranno impiegati 2.000 poliziotti e 1.350 militari, non solo a Parigi ma anche nella regione limitrofa. Tra qualche ora, infatti, si ritroveranno a marciare, tutti insieme, per un tratto di strada nella capitale francese, tenuto sotto controllo anche dall’occhio vigile dei cecchini, non solo i comuni cittadini, ma anche numerosi leader mondiali (dovrebbero essere presenti tutti i leader europei) e diverse altre personalità pubbliche, sia nazionali che straniere. Complessivamente è atteso circa un milione di persone.

netanyahu-mazenSecondo quanto emerso e riportato da alcuni organi di stampa, inoltre, avrebbero annunciato la loro presenza anche due personaggi chiave del complesso e contorto panorama geopolitico che da decenni sta paralizzando il Medio Oriente. Si tratterebbe del Premier israeliano Benjamin Netanyahu e del Presidente palestinese Abu Mazen. A ciò si aggiunga, proprio in quest’ottica, che è senza dubbio altrettanto importante evidenziare, riprendendo quanto diffuso da agenzia di stampa, come due condanne decisive, rispetto al contesto cui si fa riferimento e in cui è maturato l’attentato, siano giunte persino da due movimenti islamici che rientrano tra i protagonisti principali delle dinamiche mediorientali. La prima è stata espressa da Hezbollah, il movimento sciita libanese alleato dell’Iran e della Siria di Assad, che, attraverso il leader Hassan Nasrallah, ha affermato – come ha riportato il Fatto Quotidiano – che “il comportamento dei gruppi takfiristi, che affermano di seguire l’islam, ha dato una visione distorta della stessa religione, del Corano e della nazione islamica più di quella fornita dai nemici dell’islam che hanno insultato il profeta (Maometto ndr) nei film o hanno disegnato vignette del profeta. La seconda proviene, invece, da Hamas, il Movimento Islamico di Resistenza della striscia di Gaza, che ha precisato che “la differenza di opinioni e di pensiero non può giustificare l’omicidio”.

La tensione a Parigini resta, tuttavia, altissima, sia per la paura che ancora si respira tra la gente che per il timore che quanto verificatosi possa essere replicato nelle prossime ore o in un qualunque altro momento. La notizia, trapelata da poco, della riattivazione in Francia di cellule terroristiche dormienti, ha innalzato ancora di più il livello di forte preoccupazione dei francesi, carabinieritanto è vero che c’è chi ha proposto di annullare la marcia o di manifestare ciascuno nella propria città. Il discorso è pressoché identico per altri centri europei, come le città più importanti segnalate come potenziali obiettivi. In Italia, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha chiesto una verifica sulle misure di sicurezza e ha ordinato di intensificare i controlli e i presidi per luoghi di culto ed organi di informazione.

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About the Author: Luigi Iacopino