Berlusconi: “porre fine alle polemiche”. “Si lavori con impegno”

berlusconi-forza-italia-650 per una nuova alleanza interna al centrodestra: potrebberLavorare su fronti, quello, fondamentale, della “ricompattazione” di Forza Italia e quello, non meno impegnativo, della costruzione di un percorso politicoo essere questi i due obiettivi che Silvio Berlusconi si è prefissato di conseguire già nell’immediato futuro. Il Cavaliere ha capito che è necessario cambiare marcia e che bisognare accendere la miccia del cambiamento all’insegna dell’innovazione. Le polemiche interne? Sono “Inutile e dannose”. È lapidario l’ex numero uno del Pdl che fa appello al buon senso di chi gode di visibilità mediatica e potrebbe arrecare danni ad un movimento, Forza Italia, al cui interno, pur nel rispetto della libera discussione, chiarisce che è poi necessario accettarne le regole e “collaborare lealmente alla linea che la maggioranza ha deciso”.

Ma Silvio Berlusconi va oltre e rincara la dose. L’invettiva del Cav, se cosi la si può definire, non rivolta, infatti, soltanto nei confronti di coloro che, con determinati atteggiamenti, possono offrire agli avversari politici argomenti utili ad “attaccare ed indebolire”, arricchendo il tutto con quelle che definisce “notizie false che pubblicano sui loro giornali”, come si legge su Tgcom24, ma anche a chi ha preso la decisione di lasciare Forza Italia, “venendo meno al mandato degli elettori” per intraprendere un percorso diverso. Tralasciando ogni disquisizione in merito a quelle che potrebbero essere le motivazioni che stanno alla base di tali scelte (sincerità, opportunismo, “rottamate” idee politiche, salti su eventuali carri del vincitore, ragioni personali, ecc) e concentrandosi soltanto sulla linea scelta dall’ex Premier, il Presidente di Forza Italia ha chiesto quantomeno di restare in silenzio.

salvinieuroMeloniL’altro fronte, come detto, è quello della (ri)costruzione di una piattaforma per il centrodestra. In quest’ottima, proprio le imminenti regionali potrebbero essere un ottimo banco di prova, partendo dal Veneto con Luca Zaia e dalla Liguria con Giovanni Toti. Un asse, quello tra la Lega e Forza Italia, che potrebbe vedere le porte spalancate soltanto a Fratelli d’Italia. Quel che potrebbe essere certo è che la costruzione di un’alternativa al progetto – poco definito e definibile – dell’ex sindaco di Firenze, in effetti, potrebbe a breve diventare un’urgenza per l’intero Paese, considerando che il percorso indicato dal segretario del Pd (e, quindi, da Confindustria, Marchionne, Troika e Napolitano) per condurre il nostro Paese fuori dalla crisi non sta funzionando.

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About the Author: Luigi Iacopino