La Camera Penale di Reggio Calabria riguardo la mancata apertura della Rems

carcereMentre dalla Sicilia giunge notizia dell’apertura, nel comune di Naso (ME), della prima struttura sanitaria Rems (residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza) in grado di ospitare i soggetti residenti in Sicilia ad oggi “ristretti” nell’O.P.G. di Barcellona Pozzo di Gotto, destinato, al pari di tutti gli ex “manicomi criminali” presenti sul territorio nazionale, alla definitiva chiusura a partire dal 1 aprile 2015, nella dirimpettaia Calabria l’apertura delle due strutture individuate dalla Regione per il ricovero dei numerosi soggetti calabresi ospitati a Barcellona P.G. e degli altri che, in futuro, potrebbero esservi destinati per l’esecuzione di misure di sicurezza disposte dalla Autorità Giudiziaria, sembra essere finita – per come riferito nei giorni scorsi dagli organi di stampa e dalle organizzazioni di settore – nelle sabbie mobili delle eterne incompiute. A tal proposito, la Camera Penale di Reggio Calabria, in un direttivo presieduto dall’avv. Emanuele Genovese, su sollecitazione del referente territoriale dell’Osservatorio Carcere UCPI, avv. Gianpaolo Catanzariti, ha adottato una delibera con cui, stigmatizzando in specie quanto riferito dai mass media, si sollecita il Presidente della Regione Calabria, on. Mario Oliverio, a verificare lo stato dell’arte della situazione e, comunque, a disporre l’immediata apertura delle due strutture. Appare del tutto paradossale come, nonostante in Calabria siano state già individuate due strutture, la prima in S. Sofia d’Epiro (CS) e la seconda in Girifalco (CZ), per le quali sono stati già stanziati, sin dal maggio 2013, rispettivamente, € 718.444,51 ed € 6.200.000,00, ad oggi non si abbia notizia della apertura delle stesse. Tutto ciò costituisce un grave nocumento ai soggetti internati ed alle loro famiglie che si trovano costretti all’effettivo abbandono stante l’impossibilità di ricevere, per come affermato dalla normativa nazionale che ha istituito, in ogni regione, le Rems, in sostituzione degli OPG – definiti, a seguito dell’attività compiuta dalla commissione d’inchiesta del Senato del 2011, dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “un orrore inaccettabile in un paese appena civile” – tutela sanitaria adeguata nell’ottica della più proficua territorialità assistenzialistica. E tale stato di cose, in aperta violazione di legge, impedisce, secondo quanto riferito dal direttore dell’O.P.G. di Barcellona Pozzo di Gotto, la effettiva dismissione della struttura “manicomiale” imposta dalla legge al 31.3.2015, per la presenza di numerosi calabresi (circa 31) impossibilitati ad essere destinati nelle due Rems individuate dalla Regione Calabria. Ecco perché la Camera Penale di Reggio Calabria, anche in ossequio alla mobilitazione sul punto dell’Unione delle Camere Penali Italiane e dell’Osservatorio Nazionale Carcere, ha deciso di interessare della vicenda, con la delibera adottata, il Presidente della Regione Mario Oliverio, la Giunta nazionale dell’UCPI, l’Osservatorio Carcere UCPI ed il Ministero della Salute anche in ragione dei poteri sostitutivi allo stesso attribuito con la nomina di un commissario ad acta qualora permanga l’inadempienza delle regioni rispetto alle prescrizioni imposte dai provvedimenti normativi nazionali c.d. “Svuota carceri”.

Avv. Gianpaolo Catanzariti

referente territoriale RC

Osservatorio Carcere UCPI

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