Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia

pedofilia05\05\2013 – “La prima celebrazione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia si è tenuta il 5 maggio 2009 e da allora rappresenta un importante momento di riflessione per l’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno”. Questo è quanto si legge sul sito http://www.osservatoriopedofilia.gov.it/ che specifica ulteriormente che “in corrispondenza di questa data possono essere organizzate iniziative mirate, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro gli abusi sui minori” Ogni anno, infatti, sempre lo stesso giorno, il nostro Paese si interroga non soltanto in merito ad uno dei fenomeni più indegni dal punto di vista morale ma anche e soprattutto rispetto alle possibili azioni di “prevenzione e contrasto” da poter mettere in campo a difesa dei bambini.

La legge e gli ambiti di intervento

Luca BarbareschiLa legge attraverso la quale è stata istituita questa giornata è la n. 41 del 4 maggio 2009, su iniziativa dell’On Barbareschi, all’epoca deputato per il Popolo della Libertà, che ne fu il più importante promotore. Il fenomeno purtroppo è diffuso in tutto il mondo e si presenta, come è noto, sfruttando anche i nuovi mezzi offerti dal progresso tecnologico per accedere a quei canali internazionali rispetto ai quali la comunità internazionali dovrebbe fare ancora molto. Sono differenti, infatti, i livelli in cui si è chiamati ad operare considerando che il drammatico fenomeno presenta varie sfaccettature, che vanno dai singoli casi di abusi al vero e proprio sfruttamento sessuale dei bambini, sino ad arrivare alla pedopornografia. La protezione dei bambini, riferibile ai contesti sociali in cui si trovano, è sicuramente un tema delicato che, come tale, riguarda diversi ambiti e, come si legge sul sito del “Telefono Azzurro”, la celebrazione del 5 maggio è un momento importante per favorire “tavole rotonde e dibattiti sui temi della prevenzione, dell’ascolto delle vittime e della loro terapia, sul profilo dei pedofili, sulla pedofilia al femminile, sull’adescamento online e sul trattamento degli autori di questi reati”.

Fenomeno internazionale

pedofiliaSoprattutto l’ambito telematico, che drammaticamente consente di superare le barriere e i limiti nazionali, alimentando in alcuni casi veri e propri business legati alla compravendita di foto e video fino ad arrivare al fenomeno del turismo sessuale, è diventato oggetto di attività di controllo, prevenzione e repressione serrate da parte delle forze dell’ordine, anche rispetto a forum, siti internet e social network che rischiano di trasformarsi in trappole infernali a causa del rischio adescamento.

I dati

Sempre secondo l’associazione “Telefono Azzurro”, oggi impegnata con i lavori del convegno “Pedofilia: nuovi strumenti per un’azione concreta”, “sono quasi triplicati in due anni i casi di adescamento on line: dal 4,4% al 14,2% dal 2012 al 2014”. Percentuale che sale, arrivando al 22,2%, se all’adescamento si affianca la pedopornografia online. Inoltre “secondo l’Unione Europea, la percentuale dei minori europei che subisce abusi sessuali durante l’infanzia va dal 10 e il 20 per cento. Non solo, la tratta di esseri umani, tra il 2010 e il 2012, ha fatto contare 30.000 vittime (addirittura 1.000 le bambine), il 60% delle quali sono state destinate allo sfruttamento sessuale”.

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About the Author: Luigi Iacopino