Immigrazione, ipocrisia italiana

immigratidi Fabrizio Pace  – La sinistra italiana e alcuni media compiacenti stanno scatenando una bufera mediatica sulle regioni del Nord che pongono veti sul trasferimento di altri immigrati clandestini nei loro comuni. Si inizia a parlare o meglio a “straparlare” di razzismo  o di trovate elettorali. Ma non è così, le elezioni regionali sono appena terminate e  nel Nord-Italia hanno vinto coloro che non vogliono aumentare le presenze di immigrati sui territori. E’ quindi legittima e doverosa la presa di posizione di Maroni, in quanto cerca di soddisfare la richiesta del suo elettorato. E’ invece ipocrita la posizione di chi pur sapendo cosa c’è dietro, le inchieste di  mafia capitale hanno aperto gli occhi agli italiani, continua nel voler sostenere una missione suicida. L’immigrazione incontrollata alla qual siamo soggetti è in realtà il più grande business del secolo. Fondi per sostenere queste masse di disperati in fuga che vengo spesi e sperperati altrove, soldi che questi migranti\profughi\clandestini spendono per arrivare via mare chissà da dove e che vanno a foraggiare altri viaggi della speranza in una spirale che così non finirà mai. L’Italia da sola ha dato prova di ospitalità e quando ha chiesto ai “civilissimi” paesi europei una mano d’aiuto, questi inizialmente hanno fatto credere un totale loro coinvolgimento per poi ritirarsi in un solo e semplice supporto navale (vedi Gran Bretagna e Francia) e di questa situazione l’unica responsabile è l’inconsistente politica estera italiana e chi la rappresenta, Federica Mongherini su tutti ovviamente (Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dal 1º Novembre 2014), le sue dimissioni sarebbero un primo passo verso la risoluzione della crisi. Non si spiega perché i politici italiani non riescano a cogliere il punto di vista dei politici europei e viceversa. O meglio lo si spiega se si leggono le intercettazioni e si capisce quanto “frutta” ed ha già fruttato e a chi “giova” che arrivino e dimorino nel nostro Paese questi poveri disperati che nessuna colpa hanno se non quella di credere che esista un mondo migliore al di la del Mediterraneo. Sì, perché molte di queste persone fuggono da povertà e guerra civile e non immaginano certo che arrivare in Italia significa vivere ugualmente in povertà o nella mani della criminalità organizzata. Matteo Renzi è prigioniero della demagogia della base del suo partito ma non possono essere tutti gli italiani (sopratutto i meridionali) e queste masse di migranti a farne le spese. La situazione si aggraverà col passare del tempo, perché l’estate e le condizioni meteo non faranno che invogliare gli scafisti ad altri trasporti. L’Italia rischierà oltre i noti problemi di profilassi sanitaria, economici e di sicurezza relativi a questi flussi anche la possibilità che il nostro settore turistico vada  a rotoli. Non è un biglietto da visita gradevole da esportare, presentare città d’arte o località balneari colme di accattoni (forzati). Altrimenti che lo dicessero chiaramente, gli italiani fanno pochi figli abbiamo pensato di ripopolare ma in quel caso sarebbe stato più semplice ed economicamente più produttivo dare incentivi alle famiglie italiane.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.