Ritardatari si nasce, ecco perchè

ritardo-orologio“Sto arrivando”, “Sto cercando parcheggio”, “Sono imbottigliato nel traffico”, queste sono alcune delle frasi più utilizzati dalle persone ritardatarie, soprattutto se la condizione di ritardo ormai è diventata cronica. ‘Scuse’ per giustificare la mancata puntualità senza dover cadere nella menzogna totale. Il motivo di tutto ciò possiede ragioni prettamente scientifiche. Secondo una ricerca pubblicata sul Wall Street Journal, chi è sempre in ritardo commette degli errori di pianificazione. Pensa di riuscire a stimare il tempo esatto per portare a termine un’azione o una serie di compiti, ma a conti fatti la stima del ritardatario è sufficiente solo per il 40% del completamento dell’azione. Un’altra ragione scientifica che porterebbe le persone ad essere ritardatarie è l’atteggiamento policronico, ovvero la concentrazione su più compiti da effettuare e completare in coincidenza con i tempi. Ciò comporta un abbassamento del livello di attenzione che rallenta nettamente le capacità di esercizio. Alla base di ciò vi è una illusione da parte del ritardatario di potercela fare, nonostante l’esperienze passate provino il contrario. Uno dei fattori più importanti rientrerebbe nella sfera della percezione, ovvero la percezione diversa del tempo effettivo: pensiamo ad una persona ritardataria che deve quantificare un minuto senza orologio, ma solo tramite la percezione di quanto tempo sia passato per formare 60 secondi. Il risultato – registrato da un esperimento scientifico americano – è quello di soggetti che avvertono il passare del minuto con una media di 77 secondi, effettuando così una naturale tendenza a scandire il tempo in maniera differente da chi è puntuale. Ciò dipende soprattutto dalla personalità del soggetto: i più frenetici e concentrati sui vari obiettivi saranno di sicuro i meno ritardatari, mentre chi ha un carattere pacato ed una personalità più rilassata sarà sempre ritardatario.

 

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About the Author: Ilenia Borgia