CHIARA DYNYS, “PANE AL MONDO”

UNA MOSTRA AFFRONTA I TEMI DI EXPO

Catanzaro, MARCA| Dal 10 luglio al 9 settembre 2015

Oltre cinquanta opere per celebrare il pane, scelto come alimento per antonomasia, e la sostenibilità ambientale. Contro lo spettro dell’inquinamento.

Inaugurazione: 9 luglio 2015

Invito-Marca-20x15-DefUn omaggio al pane, eletto ad alimento per antonomasia e simbolo stesso del concetto di cibo. E un invito a difendere la biodiversità e quella sostenibilità ambientale da cui passa la corretta ed equilibrata alimentazione. Nell’anno di EXPO e in aderenza ai temi suggeriti dall’esposizione universale, Chiara Dynys espone al MARCA di Catanzaro, dal 10 luglio al 9 settembre, Pane Al Mondo: in mostra oltre cinquanta opere realizzate negli ultimi anni.

L’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e dalla Fondazione Rocco Guglielmo, rappresenta il frutto di una collaborazione instaurata con il Museo Carlo Bilotti di Roma.

Non casuale allora la scelta di avviare questa collaborazione, caso più unico che raro in Italia di dialogo virtuoso tra musei pubblici e soggetti privati, con una mostra di Chiara Dynys: artista lombarda da sempre legata da un’affinità elettiva con la terra di Calabria. Come dimostrano le sue mostre alla Fondazione Rotella, la sua presenza nella collezione permanente del MAB di Cosenza – città per la quale sta preparando un’opera che verrà collocata proprio in Piazza Bilotti – e il progetto per un’installazione pubblica presso la sede dell’Università della Calabria a Rende.

Il percorso al MARCA parte proprio da Pane Al Mondo, coppia diRetro opere gemelle che dà nome all’intero progetto: uno dei due esemplari consta di 360 diverse forme di pane in alluminio e in dimensioni variabili, poggiate su un tappetto ellittico istoriato con l’immagine del planisfero; l’altra ripropone il modello del mondo in forma di arazzo, su cui poggia questa volta una spiga in

metallo protetta da una boccia di vetro. Nasce così una riflessione sulle emergenze alimentari, sulle disparità tra i Paesi più ricchi e gli altri: con il cibo, trattato come oggetto prezioso, a schiacciare il mondo. Il pane pesa allo stesso modo su ogni Paese, figurando come l’indigenza dei più poveri sia prima o poi destinata a ricadere anche su chi oggi è più fortunato. Salvo tornare, appena evocato, nell’immagine fragilissima di una spiga indifesa: rimando al simbolo scelto dalla FAO, l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa di politiche alimentari su scala globale.

Strettamente connesso al cibo è il concetto di sostenibilità ambientale. Da qui la scelta di esporre Poisoned Flowers, serie di fiori fantastici sbocciati in un ideale giardino dell’Eden. Si tratta di immagini reali, fotografate dall’artista, che attraverso il ricorso alla stampa lenticolare appaiono e scompaiono davanti allo spettatore, accentuando l’effetto onirico dell’insieme.

L’Accampamento dei fiori, sorta di traduzione tridimensionale di questo lavoro, è costituito invece da diverse “tende” realizzate in fusioni di metacrilato, all’interno delle quali sono appoggiate coppie di fiori che svaniscono nel loro stesso colore, quasi fossero fantasmi.

Il rapporto con la luce gioca un ruolo chiave per Dynys; e proprio la luce, considerata come elemento plastico, è al centro di un’altra delle opere presentate al MARCA: Tenda di luce propone una riflessione sul tema della casa, al tempo stesso serra e nido, permeata da una benaugurale aura di sogno. Completano la mostra alcuni pezzi della serie Tutto, le sculture Love Hate e Solidi platonici.

CHIARA DYNYS
PANE AL MONDO
a cura di Michele Bonuomo
Catanzaro – MARCA (Museo delle Arti Catanzaro)
Via Alessandro Turco 63
10 luglio – 9 settembre 2015
Inaugurazione 9 luglio 2015 (ore 17.30 Conferenza stampa | ore 18.00 Inaugurazione)
Orari: da martedì a domenica ore 9.30-13.00 – 16.30-21.00
| www.museomarca.info
Catalogo edizioni M77

Chiara Dynys è oggi una delle artiste italiane più conosciute e apprezzate nel mondo. Sin dall’inizio della sua attività, nei primi anni Novanta, ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili ad un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell’anomalia, della variante, della “soglia” che consente alla mente di passare dalla realtà umana ad uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto, al video e alla fotografia.
Chiara Dynys ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni culturali pubbliche e private, come il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (1996), l’Expression Centre d’Exposition di Saint Hyacinthe (Canada, 1997), il Museo Cantonale, Ala Est, Lugano (2001); il Museum Bochum (2003), il Kunstmuseum di Bonn (2004), il Wolfsberg Executive Development Centre (2005), la Rotonda di via Besana a Milano (2007); il Museo Bilotti a Roma (2008), Palazzo Reale a Milano (2008); lo ZKM – Museum für Neue Kunst di Karlsruhe (2009), l’Archivio Centrale dello Stato di Roma (2010); il CIAC di Foligno (2010); il Gerish-Stiftung di Amburgo (2013); il Museo Poldi Pezzoli di Milano (2013); Spazioborgogno di Milano (2013); la Galerie Hollenbach di Stoccarda (2014); la Galleria Luca Tommasi di Milano (2015); M77 Gallery di St. Moritz (2015).

Comunicato stampa

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