Il futuro della Grecia e, in particolare, quello del Governo Tsipras sono ancora incerti, soprattutto a seguito del voto favorevole del parlamento ellenico all’intesa raggiunta all’Eurosummit, sebbene caratterizzato da molti no degli esponenti di Syriza. Il che potrebbe portare a un imminente rimpasto. L’Eurogruppo, tuttavia, ha salutato con favore quanto verificatosi e ha dato il via libera rispetto al prestito ponte a favore di Atene, che determinerà il terzo salvataggio del Paese. In virtù della nuova situazione, per intervento della Bce è stata aumentata di 900 milioni la liquidità di emergenza.
Nelle settimane successive il Governo ellenico sarò chiamato a rispettare gli impegni assunti e, in particolare, ad approvare le altre riforme entro il 22 luglio. Anche la Gran Bretagna sarebbe pronta a concedere il suo assenso. Scetticismo, invece, è stato ancora espresso dal Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che continua a schierarsi contro un eventuale taglio del debito, giudicandolo “inconciliabile con l’appartenenza all’unione monetaria”, e a sostenere la tesi di una Grexit temporanea, considerandola come “la via migliore”.
