Migranti, ma il Governo che sta facendo ?

 

di Carlo Viscardi – Ormai noin si puo’ nascondere l’evidenza delle cose e delle situazioni, il nostro paese si trova in mezzo a quello che potremmo definire un flusso migratorio inarrestabile e di proporzioni “bibliche”. Al 21 luglio il numero di sbarchi è in sostanziale equilibrio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: sono già arrivato 85.361 clandestini. Ma solo al Premier ed al Ministro degli Interni sembrano non essersi accorti che la situazione non è delle più rosee e semplici. Abbiamo un Viminale che cerca di minimizzare e “addolcire la pillola” all’opinione pubblica infatti il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento per l’immigrazione del Viminale, farebbe notare che il trend dei clandestini, ci consentirà di restare al di sotto della pianificazione nazionale che ci faceva temere di superare le 200mila persone, invece sono 170mila circa. Queste considerazioni sono state subito smentite dalla polizia delle Frontiere che parla di “almeno 200mila arrivi” per il 2015, una cifra che smentirebbe immediatamente il Viminale e sarebbe più reale e concreta. Naturalmente questi numeri fanno sembrare quasi ridicola la ridistribuzione in europa di soli 32000 clandestini, anche se il leader di NCD aveva “sbandierato” ai quattro venti chele sue azioni avevano reso molto di più di quello che tutti i governi precedenti avevano mai pensato di avere… Il direttore della polizia delle Frontiere, Giovanni Pinto parla di una “situazione senza precedenti” lancia l’allarme e facendo notare che Nel 2013 e nel 2014 sono arrivati in Italia 170mila migranti quest’anno già viaggiamo sulle stesse cifre e forse si arriverebbe a 200mila… cifre ENORMI… Notizie per nulla confortanti arrivano dall’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati, tra il Niger e la Nigeria stanno infatti preparando campi per 500mila sfollati, gente che fuggirebbe dalle violenze del gruppo terroristico di Boko Haram. Il problema starebbe nel fatto che il nostro paese dovrebbe diventare una specie di HOTSPOT “europeo” dove “ci sarà un primo screening del migrante”, ovvero un luogo dove si deciderà “se il migrante può essere accolto come richiedente asilo o se deve essere espulso. I dati esposti da Morcone, anche se ottimisti e minimizzanti, rispecchiano un’emergenza che il governo Renzi sembra non accorgersi, e naturalmente chi ci rimette in tutti questi “giochini” sono i cittadini. Cittadini che negli ultimi tempi si stanno “ribellando” alla linea di Alfano di accogliere ad oltranza sistemando migliaia di clandestini in centri improvvisati nel giro del Paese. La colpa secondo il Viminale sarebbe la poca appetibilità dei piani di accoglienza dei clandestini verso i comuni, e sempre Morcone suggerirebbe di abbassare la quota di cofinanziamento e allentare il patto di stabilità per i Comuni che aderisconoin modo da ingolosire i comuni nell’accogliere i clandestini. Osservando le priorità del Viminale possiamo solo notare come siano quelle di “spalmare” il più possibile il flusso dei clandestini su tutto il territorio Nazionale minimizzando la problematica, ma così facendo stanno trasformando il nostro paese nel campo profughi d’Europa, e naturalmente chiunque esponga idee che ipotizzano rimpatri e chiusura di frontiere, come stanno facendo già altri paesi europei, viene tacciato di razzismo e di mancanza di solidarietà… Il tutto esemplificato dall’intenzione di sostituire il prefetto di Treviso dopo il caos esploso nella cittadina veneta per l’arrivo di un gruppo di 100 “migranti”, richiesta partita dal Premier ed accettata subito dal Ministro degli Interni, che dichiara : “abbiamo la netta sensazione che qualcuno ci deve e vuole speculare”, e che quindi “non si rassegna all’idea che in un tempo di migrazione così spinta a causa della mancata soluzione al problema libico, non ci sono stati problemi sanitari gravi, o non sono state versate le lacrime che altri paesi han versato” per il terrorismo, e che peraltro “la percentuale complessiva dei reati è calata”(tgcom24). Dichiarazioni che rispecchiano tutti i discorsi ipotizzati in precedenza.

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