Sono “solo” 513.449 le proposte di modifica al ddl costituzionale per la riforma del Senato Italiano, la maggioranza della Lega più di 510 mila, oltre 1000 da Forza Italia, 194 dal M5Stelle, circa 30 quelle dai banchi dello stesso PD che si aggiungono ai 17 dalla minoranza dem, il numero più basso invece sono quelle attribuite ai verdiniani. Quindi se Sel e M5S, Lega e Fi si ritrovano su questa impostazione esisterebbero le condizioni per un’intesa ampia e il ddl di riforma, sarebbe a serio rischio, molti dei senatori che prima avevano deciso in modo favorevole adesso farebbero marcia indietro dimostrando nei numeri di avere la maggioranza a Palazzo Madama. Renzi, non pare spaventato, anzi è invece convinto che i numeri non mancheranno ugualmente ma comprende bene che le frizioni con l’ala dem del suo partito aumentano di giorno in giorno alimentate dai bersaniani che proprio non lo riescono a digerire. Da qui la richiesta di collaborazione al gruppo dei moderati di verdini e a Forza Italia, che dovrebbero supportare le scelte di Matteo, pur senza dietro un patto del Nazareno, ma forse nella strategia di lungo periodo del premier, che prevede la formazione del Partito della Nazione (una specie di ex DC, un contenitore di voti che possa raccogliere consensi a destra come a sinistra tra i moderati).
Ecco i numeri visibili sul sito istituzionale del Senato :
- – Lega Nord: 510.293
- – Forza Italia: 1.075
- – Gruppo Misto, componente Sel: 1.043
- – Gruppo Misto, componente Fare: 259
- – Gruppo Grandi Autonomie e Libertà: 215
- – Movimento 5 Stelle: 194
- – Conservatori e Riformisti: 124
- – Gruppo Misto, componente Movimento X: 75
- – Partito Democratico: 63
- – Gruppo per le Autonomie (Svp – Iv – Patt -Upt) Psi- Maie: 45
- – Gruppo Misto: 30
- – Gruppo misto, componente l’Altra Europa con Tsipras: 20
- – Area Popolare (Ncd-Udc): 11
- – Alleanza Liberalpopolare Autonomie: 3.
