Il Segno dell’Aquila

Il segno dell'Acquila Un’antica storia di sopraffazione e un pericolo attuale: è Il segno dell’Aquila di Marco Buticchi (pp. 434, € 18,60) www.longanesi.it. Alla prima pone rimedio Vel: giovane etrusco; alla seconda: Oswald Breil e Sara Terracini. In un caleidoscopio di avventure che attraversano presente e passato; Italia e Israele; America Latina e Siria. Tra l’altro: “Spesso le cose non sono come sembrano”. Chi sono gli amici e i nemici? Quali segreti nasconde la scomparsa di Laura Marradesi, giovane biologa presso un’organizzazione umanitaria? E l’Isis che ruolo gioca? Domande che troveranno risposta alla fine del libro. Sarà necessaria tutta la tenacia e l’abilità di Breill, già agente dei servizi israeliani e primo ministro di Israele: ormai ritirato a vita privata per navigare sul suo yacht Williamsburg con la moglie Sara Terracini. Ma una spia non va mai in pensione. Di più non si può dire: svelare la trama sarebbe un crimine impagabile. Il libro va letto e gustato: pagina dopo pagina. Come Breil gusta Laurent-Perrier Brut sul ponte del suo panfilo. Marco Buticchi è straordinario nel mixare presente e passato. Nel costruire avvincenti storie di spionaggio e avventura che affondano nel lontano passato e nella realtà quotidiana. Perchè gli uomini non cambiano. Da sempre e per sempre fino alla fine dei tempi dovranno scegliere tra il bene e il male; tra la vita e la morte: “e tu sceglierai la vita”.

Tonino Nocera

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