SI RISCHIA EFFETTO “PING-PONG”

 

migranti Germaniadi Carlo Viscardi – L’ondata di “migranti, esuli, clandestini o profughi” che dir si voglia, nelle ultime settimane sembra non essere più un problema strettamente italiano, o meglio, “Mediterraneo”.Ora le rotte di questo “flusso migratorio” per alcuni, “vera e propria invasione” per altri, siano diventate molteplici e soprattutto “via terra”.Le nuove rotte fino a qualche giorno fa portavano il flusso migratorio attraverso il confine Serbo-Ungherese di Horgos, posto di confine fatto chiudere con un muro dal governo Ungherese e dove nella notte gli agenti hanno nuovamente sparato gas lacrimogeni per allontanare un gruppo di giovani che continuava a protestare davanti al muro. Per prevenire nuovi incidenti la polizia serba si è schierata con due cordoni di agenti davanti al muro difensivo ungherese, che nelle ultime ore è diventato teatro di violenti scontri tra migranti e polizia ungherese causando almeno 300 feriti. Secondo fonti mediche la metà ha riportato conseguenze per il lancio dei lacrimogeni mentre un’altra metà ha riportato ferite da taglio. Tra i feriti anche 20 poliziotti ungheresi. La polizia ungherese ha lanciato lacrimogeni e usato cannoni ad acqua contro le centinaia di migranti che cercavano di sfondare la barriera di filo spinato al confine con la Serbia. Un migrante è stato condannato per ingresso illegale in Ungheria nella prima applicazione della nuova legge anti-clandestini.La chiusura della “via Serba” l’unica soluzione rimane il passaggio attraverso la Croazia e poi tramite la Slovenia potrebbero accedere alle porte d’Europa, attraverso il confine Italiano Austriaco oppure Ungherese.Il presidente Orban ha annunciato che Budapest si prepara ad alzare una barriera anche al confine con la Croazia, come già fatto a quello serbo.Sta di fatto che il governo croato di problemi non ne ha sulla disponibilità ad accogliere ha già annunciato che lo farà, ma deve confrontarsi con una realtà mutata, in cui nel giro di poco più di ventiquattro ore sono arrivati almeno 5.650 migranti, segnale di una tendenza con cui le autorità non hanno i mezzi per confrontarsi. Al comportamento Ungherese di chiusura delle frontiere risponde il commissario Ue Dimitris Avramopoulos, oggi a Budapest, che dichiara : “I muri sono soluzioni temporanee, e in più dirottano i flussi e accrescono la tensione. Lavoreremo collettivamente per proteggere i confini”.Ora vedremo cosa la “diplomazia” interna all’UE saprà fare, se veramente ci sarà un vero ed unico piano comune di organizzazione….Sta di fatto che il nostro paese ora potrebbe vedersi arrivare questi “disperati” (nel senso buono della parola) oltre che via mare ora anche via terra…

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