Alcuni degli esami e analisi cliniche considerate fino ad ora nella norma, adesso diventano quasi “inutili” o meglio, inappropriate. A stilarne una lista è Il Messaggero, dove vengono rivedute alcune prestazioni sanitarie – e corrette – per mirare a diminuire gli sprechi sanitari. Quanto emerge è la presenza di una serie di esami che possono subire una modifica di intervento. Nel campo dell’odontoiatria, per esempio, il servizio sanitario interverrà solo in casi di pazienti bambini o soggetti definiti vulnerabili. Tac e risonanze dovranno avere una motivazione giustificata da esami specifici. Mentre gli esami in laboratorio, come i test allergologici, possono usufruire della copertura del servizio sanitario solo dopo visita specialistica. 
