La destra della Piazza … Oltre la destra dei banchi di palazzo

ComuneA guardare di lontano un osservatore superficiale potrebbe credere ad una contraddizione. E non è. Lo stesso organismo si è comportato in modo diverso dinanzi a situazioni diverse; la sua “unità ideale” si è difesa con atteggiamenti appropriati al mutare delle situazioni; sarebbe morto se si fosse arrestato in immutabili norme di azione. Alla effimera e cartacea esaltazione dell’attivismo di taluni consiglieri comunali, annunciata da dietro i banchi di una opposizione della quale si colgono le dissoluzioni e le deviazioni logiche e morali, s’è opposta ed opera il sentimento di una idea coraggiosa di civile energia passionale ed intellettuale che dalla piazza annuncia il sospetto che dentro il Palazzo i fini collettivi e di una intera città siano stati subordinati a quelli dei singoli. E una persuasione, che già era spuntata in noi all’ascolto della prima parola pronunziata in piazza, si è fatta più chiara e più salda: quella già espressa dai molti che hanno osservato esser noi dinanzi ad un fenomeno nuovo, nel quale, cioè, l’anima lascia il silente figurante in Consiglio Comunale per compiere il suo cammino con un nuovo corpo.

Oudeis – Polymetis

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