Reggio, prezzi al consumo (Istat): a settembre 2015 a -0,3%. Male il Sud

ISTATEnnesimo dato negativo per la Calabria. Questa volta l’oggetto dell’amara constatazione – che accomuna la nostra terra ad altre 2 regioni su 7 del Sud Italia – riguarda la variazione annua dei prezzi al consumo su base annua. Secondo un’indagine condotta dall’Istat, in Calabria, infatti, sono emerse “variazioni tendenziali negative, pari a -0,1%”, che accomunano il destino della terra che diede i natali a Corrado Alvaro, a Puglia e Basilicata. Solo in due regioni, rispetto alle 4 di agosto, si rilevano incrementi con tassi stabili sui valori di agosto: si tratta dell’Abruzzo e della Campania che fanno registrare, rispettivamente, un +0,5% e un +0,4%. In Sicilia e Sardegna, infine, i prezzi restano sostanzialmente fermi.

A Reggio Calabria, in particolare, sono emerse una variazione tendenziale pari a 0,1% e una variazione congiunturale (cioè rispetto al periodo precedente) pari a -0,3%.istat consumi settembre 2015 reggio

Tutta un’altra musica è quella che, diversamente, si sente nel Centro-nord, dove “otto regioni – come ad agosto – registrano prezzi in crescita su base annua”. Si tratta di Lazio (+0,6%), Lombardia e Trentino-Alto Adige (+0,4% per entrambe le regioni), Toscana e Marche (0,3%,), Liguria (+0,2%), Friuli-Venzia Giulia (stabile a +0,1%) ed Emilia-Romagna (+0,1%, dal -0,1 di agosto). In Veneto – si legge ancora nel rapporto dell’Istat – i prezzi sono fermi su base annua, mentre “valori tendenziali negativi, seppur di modesta entità, si registrano in Umbria (-0,2%), Piemonte e | 10 Valle d’Aosta (-0,1% per entrambe le regioni)”.

banner

Recommended For You

About the Author: Luigi Iacopino