Ancora una sconfitta per la Rugby Reggio Calabria: alla Cittadella termina 17 – 7

Rugby Reggio Cus CataniaQuarta giornata di campionato, alla Cittadella Universitaria il Cus Catania ospita la Rugby Reggio Calabria: i padroni di casa, reduci dalla vittoria di misura ottenuta sul campo dell’Amatori Messina, puntano a bissare il successo dello Sperone e a conquistare i primi punti di fronte al proprio pubblico; i reggini, ancora a secco dopo le sconfitte esterne con Benevento e Messina e il rinvio del match con l’Amatori Catania, provano a dare il via alla risalita di una classifica che, in attesa dell’esito del ricorso che in settimana potrebbe restituire 4 dei 16 punti di penalizzazione, li vede distanti quattro vittorie da quota zero, traguardo minimo da raggiungere in questa prima fase di stagione.

Sotto un sole più primaverile che autunnale, alle 14:30 il Sig. De Martino fischia l’inizio dell’incontro. In apertura di gara, dopo il break per soccorrere il mediano di mischia etneo Anile costretto ad abbandonare il campo per infortunio dopo una manciata di minuti, la Rugby Reggio mette subito in campo le proprie armi migliori e grazie al lavoro del pack in mischia chiusa crea la prima occasione dell’incontro: possesso rubato nei 22 avversari grazie alla spinta, palla al mediano Ripepi che si infila tra le maglie rossazzurre ma perde il controllo dell’ovale prima di schiacciare in meta; il Cus risale il campo al piede ma gli ospiti si riportano subito in attacco: touche nei 22, maul, ingresso laterale e fallo, punizione giocata veloce, la difesa non lascia i 10 metri, altro fallo, si opta per la mischia; ovale fuori, poi non controllato e perso in avanti, altra mischia chiusa, introduzione Cus; il pacchetto reggino spinge e costringe al fallo i catanesi, ancora mischia, possesso Reggio; ovale subito fuori sulla destra, da Ripepi a Cutrupi che si inserisce e va oltre schiacciando in meta; Mitchell trasforma, 0 – 7 il parziale. Dopo un’altra buona azione dei gialloneri, che in prima fase da mischia nella propria metà campo conquistano terreno in avanzamento con i trequarti fino ai 22 dei padroni di casa, salvo poi commettere in avanti, il Cus si rende per la prima volta pericoloso: da touche in campo reggino, palla fuori veloce e subito al largo fino all’ala, che avanza lungo linea e scarica all’interno, ma la difesa è attenta e placca il portatore di palla oltre la linea di fallo laterale a cinque metri dalla linea di meta; rimessa con lancio ospite, ma non c’è intesa tra il tallonatore e il blocco di salto e l’ovale è recuperato dai padroni di casa, la difesa sale in fuorigioco ed è calcio di punizione per il Cus: Valerio Leonardi va per i pali e accorcia le distanze per i suoi, 3 – 7. L’indisciplina reggina potrebbe costare cara anche pochi minuti più tardi, quando per la seconda volta i giocatori davanti al calciatore non liberano l’area di caduta del pallone dopo un up and under, ma stavolta il calcio dell’apertura Leonardi dalla distanza è corto e si resta sul +4 per gli ospiti. Nel finale di tempo, dopo un possesso Cus nei 22 reggini vanificato da un muro in formazione di maul, con un buon avanzamento il XV ospite aumenta il ritmo, guadagna un calcio di punizione e si porta in touche nell’area dei 22 catanesi, ma anche stavolta l’ovale non viene controllato e viene recuperato dai rossazzurri, che calciano fuori decretando così la fine della prima frazione di gara. Ad inizio ripresa la Rugby Reggio ha subito l’occasione per rendersi pericolosa con una touche al limite dei 22 metri avversari, ma l’ovale non viene controllato e sulla ripartenza il portatore di palla cussino è placcato alto e i padroni di casa risalgono il campo in rimessa laterale; il lancio viene intercettato e i gialloneri giocano alla mano spostando il gioco al largo, ma un ingresso laterale in pulizia di ruck è l’ennesimo fallo che costa caro: il Cus va in touche a cinque metri, forma una maul che avanza e sfonda in area di meta, con il tallonatore Giancarlo Russo che schiaccia l’ovale a terra; Valerio Leonardi non trasforma, punteggio di 8 – 7. L’inerzia della gara è ora in favore del XV guidato da Carlo Leonardi e Pietro Todaro, che sfruttando l’indisciplina dei reggini trova la superiorità numerica prima, e tre punti per allungare dopo: un placcaggio al collo costa infatti alla terza linea Cervasio 10 minuti in panca puniti, poi uno spear tackle con ulteriori dieci metri di punizione per proteste permette all’apertura Leonardi di tentare con successo la via pali da 40 metri; l’occasione per i reggini per riportarsi a meno uno arriva dopo pochi minuti con un penalty, ma il calcio di Mitchell da 30 metri non centra i pali e si resta sul risultato di 11 – 7. Coach Huygen cambia e mette in campo forze fresche, ma nelle successive fasi di gioco rotto arriva un’altra punizione pesantissima per i gialloneri, con il cartellino rosso sventolato in faccia al tallonatore Imbalzano reo, a detta dell’arbitro, di aver pronunciato qualche parola di troppo in occasione di un fallo concesso ai padroni di casa in avanzamento nell’area dei 22 reggini: scontata la scelta dei pali, Leonardi non sbaglia e porta i suoi a distanza di break, 14 – 7 il parziale. Gli ospiti, pur in definitiva inferiorità numerica, reagiscono e si portano nei 22 avversari alla ricerca della meta del pareggio, ma ancora una volta l’imprecisione e l’indisciplina vanificano due possessi a cinque metri dalla linea di meta avversaria: prima una touche persa e poi un fallo in maul per altre due occasioni sprecate. Il Cus ci mette del suo e ristabilisce per dieci minuti la parità numerica, con il cartellino giallo comminato dall’arbitro al centro Re per aver usato le mani in ruck; dopo alcune fasi di gioco spezzettato nella zona centrale del campo, la Rugby Reggio ruba una touche nei 22 metri rossazzurri, forma una maul che avanza ma viene fatta crollare irregolarmente, si va in rimessa e si ritenta un carrettino ma l’ovale viene perso in avanti, mischia con introduzione Cus a cinque metri; il pack reggino ha ancora forza per spingere indietro quello cussino, ma i gialloneri usano le mani per recuperare l’ovale e l’arbitro punisce ancora una volta l’indisciplina degli ospiti; siamo ormai alle battute finali, e dopo aver mancato la marcatura che se trasformata avrebbe portato al pareggio e a due punti in classifica, i reggini si vedono negare anche il punto di bonus difensivo a tempo scaduto: gioco rotto, placcatore che non rotola via e calcio di punizione per gli universitari; Leonardi non sbaglia e chiude la sua prestazione al piede con 4/6, fissando il risultato finale sul 17 – 7 in favore del Cus. Se il primo quarto di gara è stato caratterizzato dal maggior possesso e dall’impronta data dalla mischia chiusa, già nella restante frazione del primo tempo una maggiore concretezza e organizzazione in alcuni frangenti avrebbero potuto indirizzare il match verso un binario più felice; se gli errori e l’indisciplina sono costati solo tre punti nei primi 40 minuti, così non è stato nella ripresa. Una difesa efficace nell’uno contro uno e un pacchetto di mischia che ha messo sempre in difficoltà il pack rivale non bastano a bilanciare i tanti falli e le troppe rimesse laterali perse, l’inferiorità numerica e le troppe occasioni non concretizzate. Concentrazione, determinazione, disciplina: queste le basi da cui ripartire in vista dell’esordio casalingo di domenica 15 novembre con la Partenope.

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