Vicenda Reggio Futura: ” Meglio soli che mal accompagnati “

ComuneMeglio soli che mal accompagnati”. Per i fondatori, gli iscritti ed i militanti di Reggio Futura deve essere questo il proverbio “del momento”. Già perché è meglio proseguire la propria attività politica senza alcun rappresentante in Consiglio Comunale che doversi interfacciare con soggetti dall’insito trasformismo. Dignità, rispetto dei ruoli e degli impegni con gli elettori non devono albergare in alcune delle componenti elette in lista Reggio Futura e transitate, più rapidi di un temporale estivo,  in altri lidi. Basta pensare a chi dopo un anno è già al terzo cambio di partito. Un recordman reggino che farebbe invidia al parlamento più voltagabbana della Storia d’Italia. Ma forse ancora peggiore deve sentirsi quel consigliere espulso dal movimento poiché il figlio da una parte presenzierebbe in pianta stabile nelle segreterie politiche di un Senatore recentemente transitato a Forza Italia, dall’altra vince un progetto bandito dal Comune, mascherando forse, un trasversalismo poco consono a che dovrebbe far politica solo per la sua gente e per il suo territorio. La scelta di espellere un consigliere comunale da un movimento è una scelta di coraggio e di spessore politico: i partiti, al giorno d’oggi, non espellono più nemmeno gli arrestati o gli inquisiti! E allora la barra dritta che il movimento ha voluto mantenere, forse aderisce con quel modello politico di stampo vecchio ma di qualità morale elevata.

Eliminata dal testo la parola “figuriamoci” che non era attinente all ‘articolo ! E poteva causare maliziosi fraintendimenti non voluti.

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