E’ caccia all’uomo in una città completamente deserta, dopo gli appelli del premier del governo belga, Charles Michel, e l’allarme di un possibile imminente pericolo. Le forze dell’ordine e l’esercito presidiano la Bruxelles ma l’allerta è allargato a tutto il Paese. Si cerca Salah e pare che con se abbia una bomba, l’uomo sarebbe ricercato non solo dalle forze dell’ordine ma anche da altri terroristi in quanto non si è immolato alla fine del suo attacco. Bruxelles è una città fantasma, per il secondo giorno di seguito, tutti gli uffici e i luoghi pubblici, le stazioni della metro, sospese le gare sportive, annullati i concerti. Purtroppo è questo il risultato delle minacce di uno stato che sulla carta ancora non esiste, Isis, ma che ha già fermato il cuore dell’Europa per due giorni, creando disagi, ansia e paura nei suoi abitanti. Il luogo simbolo dell’Europa Unita bloccato e “colonizzato” dai terroristi. E’ bene che qualcuno si faccia delle domande e che si accertino delle precise ed eventuali responsabilità, che spieghino alla gente il proliferare ed il vagabondare dei terroristi in territorio europeo e nella fattispecie belga. Occorre la creazione di un organo sovranazionale che raccordi le varie intelligence che con tramite lo scambio di informazioni possa mettere in campo una vera strategia della prevenzione. La notte scorsa la polizia ha trovato “un importante arsenale” a Molenbeek, tra cui prodotti chimici ed esplosivi,sarebbe potuta essere una strage di proporzioni inimmaginabili.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.