Al Baghdadi è a Sirte. Dalla ex- Libia i pericoli per l’Italia

LibiaLa Libia o meglio quello che ne rimane è secondo le intelligence mondiali il nuovo covo dei jihadisti. Gli uomini del califfato hanno già in Sirte la nuova base dell’Is, tanto è vero che anche il loro capo spirituale,politico e militare, Al Baghdadi ha raggiunto la città nordafricana perché la zona irachena risulta troppo pericolosa, colpita giornalmente dai bombardamenti alleati. Il nuovo fronte del terrorismo è così a qualche ora di gommone dal nostro Paese, mentre continuano incessanti gli sbarchi di profughi e migranti, tra i quali è già stato provato, si sono infiltrati spesso anche terroristi. Non sarebbe il caso che l’Unione Europea tenesse nella giusta considerazione questa nuova minaccia che adesso non arriva più da lontano ma dal Mediterraneo? Promuovere un’azione militare particolare prima che il nuovo quartier generale in Libia sia pronto ed operativo al 100% , è cosa impossibile?  o impensabile? Il nostro Presidente della Repubblica proprio ieri ha dichiarato che l’Italia è coinvolta in ben 4 operazioni di supporto militare insieme alla coalizione internazionale anche se è una collaborazione di natura logistico- militare e non di intervento diretto nella stragrande maggioranza dei casi. Non sarebbe opportuno che si puntasse il dito su quello che sta avvenendo a Sirte e magari l’Italia, diretta interessata si facesse promotrice di una missione per eliminare da subito lo stato islamico in Libia?. A pensar male sorge il dubbio che in Libia, in quella sola zona del nord della Libia, non vi siano quegli “interessi” (petrolio)  che rendono questa guerra così particolare. Lasciando nelle mani dei fondamentalisti islamici una zona così strategica, li si agevola nel reclutamento di materiale umano, date le migliaia di disperati che arrivano dall’Africa sud sahariana in cerca di futuro. Recluteranno terroristi a metà prezzo che poi ci scaglieranno contro.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.