Si sono svolti i primi Tavoli di confronto tra Dipartimento “Agricoltura” ed organizzazioni di produttori delle filiere ortofrutticola ed olivicola

Si sono avviati oggi, nella sede della “Cittadella” regionale, i lavori dei primi cittadellaTavoli di confronto tra il Dipartimento regionle “Agricoltura” ed i rappresentanti delle organizzazioni di produttori dei comparti ortofrutticolo ed olivicolo calabresi, fortemente voluti dal Presidente della Regione Mario Oliverio, per la definizione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – delle strategie future per la crescita e lo sviluppo del settore agricolo calabrese. Il Dipartimento “Agricoltura”, in questa occasione è stato rappresentato dal Consigliere regionale Mauro D’Acri, dal Dirigente Generale Carmelo Salvino e dal Dirigente del settore “Valorizzazione e Promozione produzioni agricole e filiere produttive” Giacomo Giovinazzo. “Come da chiare indicazioni del Presidente Oliverio – ha affermato il Consigliere D’Acri – abbiamo iniziato un nuovo percorso di confronto con il mondo agricolo calabrese, per gettare le basi per poter poi decidere tutti insieme del futuro della nostra agricoltura. Il confronto costante, infatti, sta a testimoniare la grande disponibilità della politica e di questa giunta regionale, che sostengono con convinzione l’aggregazione fra produttori come base per la competitività dell’agricoltura calabrese, ma costituisce anche un’opportunità per il tessuto produttivo, che ha la possibilità di evidenziare le proprie problematiche e le proprie necessità. Allo stesso tempo, però, affinché si riesca a disegnare il giusto futuro per l’agricoltura calabrese, i produttori hanno l’importante responsabilità di indicare le reali esigenze dei vari comparti”.  “Lo scopo delle riunioni di oggi – ha detto Giovinazzo – è di iniziare a rendere chiara l’idea della filiera ortofrutticola e di quella olivicola calabrese. Abbiamo bisogno di stilare un calendario di tavoli tecnici con i produttori, nei quali mettere in evidenza le diverse esigenze territoriali e quelle del mercato. Solo il patrimonio di esperienze dei produttori, infatti, può aiutare la Regione a tracciare le strategie migliori e più efficaci per valorizzare le filiere produttive calabresi ed individuare i reali fabbisogni di ognuna di esse”.

o.m.

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