Castorina a Ripepi: «Non da la soluzione? Continui a girare la ruota»

Antonino CastorinaAncora una volta siamo costretti ad assistere increduli ad una nuova performance circense dell’urlatore solitario Massimo Ripepi. Come un concorrente poco brillante di uno show televisivo, incapace di rispondere con argomenti ed impossibilitato a dare la soluzione, il Ripepi prova a girare la ruota, sperando di pescare qualche consonante che lo aiuti ad uscire dall’angolo dal quale si è cacciato con il suo modo di fare opposizione sterile, improduttivo ed irrispettoso dell’istituzione che suo malgrado rappresenta. Il Ripepi parla di classifiche, parla di contenziosi generati dai debiti prodotti dalla sua stessa parte politica, che ha messo in ginocchio la città dopo un decennio di scialacquamenti, parla di vicende passate che nulla hanno a che vedere con il presente amministrativo di Reggio Calabria, se non per le innumerevoli storture prodotte che oggi si sta cercando di correggere. Le sue affermazioni strampalate si commenterebbero da sole, ma con spirito magnanimo ci pare giusto ricordare al numero uno dei circensi, evidentemente distratto dalle ferie natalizie, alcuni dei principali risultati prodotti dalla Giunta Falcomatà nel primo anno di attività.  Solo per rimanere nell’ultimo periodo citiamo la raccolta differenziata porta a porta per il 50% dei reggini, lo sblocco dei pagamenti per Obiettivo Occupazione, lo sblocco dei fondi ed il rilancio delle opere del Decreto Reggio, i regolamenti per la riduzione delle imposte comunali,  il piano per le nuove Società in House, le nuove piattaforme Open Data del Comune, l’anticipo delle somme per i pagamenti dei tirocini ai lavoratori della ex Multiservizi, il rilancio e la tutela dei lavoratori di Reges, il lancio dei Patti per il Sud che ridisegneranno l’assetto urbanistico della città, gli investimenti sull’impiantistica sportiva, la ricognizione e gli interventi sull’edilizia scolastica. Ed ancora la riapertura di 19 cantieri cittadini, fermi da anni, l’apertura del Castello Aragonese, del Grand Hotel Miramare, il nuovo impulso per il Teatro Cilea che è tornato ad essere un centro di arte e di cultura a disposizione dei cittadini. Massimo RipepiE poi la piazzetta Mino Reitano, i centri civici di Archi e Pellaro, il Teatro ex Enal di Gallico, le opere di ripristino dopo il maltempo e gli interventi contro i rischi idrogeologici sul territorio, il salvataggio ed il rilancio di Atam. Ed ancora, giusto per rimanere in ambito finanziario, vogliamo rammentare al Ripepi che la Giunta Falcomatà ha prodotto complessivamente, grazie all’ottimo rapporto instaurato con il Governo nazionale e ad una serie di obiettivi raggiunti, un risparmio di circa 25 milioni di euro all’anno sul bilancio comunale. Risultato che consente alla città di rimanere in piedi e di non soccombere a causa degli infiniti debiti prodotti dai suoi colleghi che prima di lui hanno scambiato Reggio per un tendone da circo da riempire di nani e ballerine. C’è da chiedersi dove si trovasse Ripepi mentre la Giunta Falcomatà produceva tutto questo in un solo anno di attività amministrativa. Da cosa era distratto Ripepi? Di cosa si è occupato? A cosa ha dedicato la sua attenzione? Lo diciamo noi: nulla, zero assoluto! Non una proposta credibile, non un intervento costruttivo. Solo fuffa, sceneggiate e numeri da circo in Consiglio comunale. L’unica cosa degna di nota che l’opposizione di Ripepi è riuscita a produrre in questo anno, è uno stucchevole dibattito per la spartizione di posti tra un partito e l’altro di una destra depressa, ripiegata su se stessa e totalmente lacerata da conflitti interni e scontri di potere. Mentre noi ci siamo adoperati per tirare fuori la città dal pantano, i consiglieri di opposizione si impegnavano, tra una piroetta ed un saltello, in un improponibile balletto da un gruppo consiliare all’altro. È questo il pulpito dal quale arriva la predica? Allora caro Ripepi, se non ha la soluzione, continui a girare la ruota.

Antonino Castorina, capogruppo PD

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