Catanzaro, liberate due Poiane e una Garzetta

LIBERATE DUE POIANE E UNA GARZETTA. IL PLAUSO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CATANZARO, ENZO BRUNO, ALL’ATTIVITA’ DEL CENTRO RECUPERO ANIMALI SELVATICI

LiberazioneCATANZARO – 12 GENNAIO 2016. Il vento l’hanno abbracciato senza paura, dopo settimane di convalescenza. Sono tornate a volare libere nel cielo una poiana, recuperata a Palmi in località Scinà, ritrovata in stato di shock, una seconda poiana recuperata a Soveria Simeri con una frattura comminuta all’ala sinistra a livello ulnare scomposta e con presenza di pallini, e una garzetta recuperata ad Africo in località Fiumara  Verde, con una frattura all’ala sinistra. Un altro piccolo miracolo realizzato dai sanitari e dai volontari del Centro Recupero Animali Selvatici della Provincia di Catanzaro, diretto dalla dottoressa Debora Giordano, che si dedicano con passione e impegno a questa attività di recupero, supportati anche dalle Guardie volontarie del WWf. I rapaci sono stati liberati questa mattina dal presidente della Provincia, Enzo Bruno, alla presenza della dirigente del settore competenze Rosetta Alberto, del vice presidente Marziale Battaglia e di tanti volontari e appassionati della struttura d’eccellenza che opera dal novembre 2005. Il presidente Bruno ha ringraziato quanti si occupano della tutela del patrimonio faunistico nell’interesse della comunità nazionale e internazionale. Un’attività complessa che si svolge attraverso la riabilitazione clinica e la successiva  liberazione nelle zone naturali,  nei periodi crono-climatici idonei,  per le specie selvatiche autoctone rinvenute in condizioni di difficoltà (feriti, traumatizzati, orfani, immaturi, ecc.), ma anche attraverso l’impegno ad arginare il dilagare di specie alloctone. Il Centro che sorge nel cuore del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro ha anche importanti finalità educative: attraverso visite guidate, infatti, sono stati creati dei veri e propri percorsi di educazione ambientale per i ragazzi in età scolare atti a stimolare i giovani, mediante l’esplorazione, l’osservazione e il contatto, a familiarizzare con “il mondo degli animali selvatici”,  e a far comprendere il valore della biodiversità, l’importanza della consapevole conservazione e responsabilità nei confronti della natura, da possedere e tramandare alle future generazioni. Un fiore all’occhiello dell’amministrazione provinciale di Catanzaro che deve essere preservato e potenziato nell’interesse della tutela dell’ambiente e la cultura ambientalista che sorregge l’amore per il Parco della Biodiversità. Torneranno a volare domani mattina alcuni rapaci sopravvissuti grazie alla cure, all’impegno e alla passione dei sanitari e dei volontari  del Centro Recupero Animali Selvatici della Provincia di Catanzaro, che ha sede all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea. L’appuntamento è fissato alle 12.30 davanti alla sede del Cras, alla presenza del presidente della Provincia, Enzo Bruno, la dirigente del settore competenze Rosetta Alberto, i sanitari, gli operatori e i volontari della struttura e sarà una occasione importante per procedere ad un bilancio delle attività condotta nell’ultimo anno. Il Cras dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro è una struttura d’eccellenza che opera dal novembre 2005, occupandosi della tutela del patrimonio faunistico nell’interesse della comunità nazionale e internazionale, non solo attraverso la riabilitazione clinica e la successiva  liberazione nelle zone naturali,  nei periodi crono-climatici idonei,  per le specie selvatiche autoctone rinvenute in condizioni di difficoltà (feriti, traumatizzati, orfani, immaturi, ecc.), ma anche attraverso l’impegno ad arginare il dilagare di specie alloctone. Queste ultime andrebbero infatti a minare l’equilibrio del sistema ambientale, in quanto spesso particolarmente prolifiche e aggressive nei confronti delle specie autoctone e  non potendo essere reimmesse in natura – così come gli irrecuperabili – vengono ospitate nel Centro e nel Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro per finalità educative. Attraverso visite guidate, infatti, sono stati creati dei veri e propri percorsi di educazione ambientale per i ragazzi in età scolare atti a stimolare i giovani, mediante l’esplorazione, l’osservazione e il contatto, a familiarizzare con “il mondo degli animali selvatici”,  e a far comprendere il valore della biodiversità, l’importanza della consapevole conservazione e responsabilità nei confronti della natura, da possedere e tramandare alle future generazioni.

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