Il centrodestra, o almeno quello che fa riferimento a Fdi e alla Lega, sembra compatto sul trattamento da riservare ai cosiddetti “dipendenti pubblici fannulloni e assenteisti”, quelli che – usando le parole di Giorgia Meloni – “offendono milioni di disoccupati e tanti lavoratori onesti della pubblica amministrazione”. In circostanze del genere la parola d’ordine è “tolleranza zero” da parte della politica. “Se Renzi vuole essere serio su questo tema – chiarisce – garantiamo il sostegno di Fratelli d’Italia”. Il problema, tuttavia, consisterebbe nell’opposizione “della sinistra e dei sindacati”.
Sulla sua stessa posizione si ritrova il segretario della Lega Nord. Matteo Salvini non ha dubbi su cosa fare con i “dipendenti pubblici che timbrano il cartellino e poi se ne vanno a fare la spesa”. Devono andare a casa, perché – ha tuonato non più tardi di ieri attraverso la sua pagina facebook – “in un’azienda privata verrebbero cacciati a pedate in 24 ore”. Verrebbe da dire, tra l’altro, riprendendo la tesi dell’eurodeputato lombardo, che non si creerebbe alcuna forma di disservizio perché “abbiamo milioni di ragazzi ventenni da assumere al posto loro”.
