Lega, legittima difesa: “Se sei straniero ci vuole l’aggravante”

LEGITTIMA DIFESALa proposta della Lega diretta a cambiare le regole sulla legittima difesa è “pericolosissima” perché si fonderebbe su una “presunzione assoluta”. Questo è il pensiero espresso durante una puntata di Quinta Colonna da uno degli ospiti – l’esponente del Pd – del programma condotto da Paolo Del Debbio. La pericolosità risiederebbe nel fatto che se viene permesso che a “un soggetto, appena entra in casa, senza la tua autorizzazione – che poi casa vuol dire pertinenze, quindi anche giardino, garage – tu gli possa sparare, si arriva all’assurdo”. Le motivazioni – “un bambino magari travestito per carnevale che salta il cancello” oppure “scavalco il cancello di notte per andare a riprendermi un pallone”, soggetti che in entrambi i casi non sarebbero garantiti – rasentano il ridicolo e suscitano non soltanto l’ilarità di spettatori e ospiti, primo fra tutti l’assessore regionale del Veneto del Carroccio, Roberto Marcato, ma anche la rabbia di Adriano, il pensionato comasco di 67 anni, presente in studio per l’occasione, e qualche giorno prima pestato a sangue e derubato nella sua abitazione da dei delinquenti dell’Est.

marcatoL’uomo, rivolgendosi allo stesso esponente del Pd, lo ha accusato di dire delle “gran fesserie” perché, “di notte il bambino non va dentro un’altra proprietà con il pallone”. “Io mi sono trovato a casa mia due energumeni”, ha ribattuto con forza, aggiungendo la testimonianza in trasmissione a un’intervista precedente in occasione della quale aveva confessato di essersi messo “a pregare il Padre Nostro” durante la drammatica aggressione, interrompendosi a metà e rivolgendo ai suoi assalitori una richiesta agghiacciante: “se mi dovete far fuori, fate in fretta perché io non ce faccio più”.

L’esponente del Pd, tuttavia, non si lasciato scomporre e ha aggiunto che “noi non possiamo assolutamente permettere che in uno stato civile un soggetto può sparare da casa sua, da dentro la finestra, a chiunque gli varchi la ringhiera del giardino”. Lo scontro con l’assessore leghista ha raggiunto l’apice quando sotto la lente di ingrandimento è stata posta la nazionalità non italiana dei responsabili di quelle che sono state definite da Roberto Marcato, “violenze indiscriminate inutili”. Poi la bordata finale: “se sei straniero ci vuol l’aggravante perché sei straniero”, ulteriormente rafforzata dall’età più o meno avanzata della vittima. Duro anche il commento del numero uno del Carroccio, Matteo Salvini:

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About the Author: Luigi Iacopino