Alleanza Calabrese pur non aderendo alla iniziatiza “mi illumino di meno”, abbracciata dal comune di Reggio Calabria nello spegnere ieri le luci, già da tre anni spente sulla Città , plaude alla nuova idea di Falcomatà sugli orti urbani. Tutto parte dalla vigorosa battaglia del capogruppo PD, Antonio Castorina, sulla legalizzazione delle droghe leggere che sta portando avanti, da mesi, nella commissione politiche sociali. Il Castorina ha affermato:- “”Il problema dell’utilizzo, della produzione e della vendita delle droghe leggere non può essere sottaciuto e va affrontato con il coraggio di una forza politica che ambisce ad aprire un ciclo politico di cambiamento. Serve avviare un percorso innovativo e riformista di conoscenza e informazione del tema in oggetto partendo dai primi gradi di istruzione”. Detto fatto. A Reggio Calabria nasceranno 1.000 nuovi orti urbani destinati alla coltura dell’erba. Alla luce di tutto ciò lo stesso, ha avviato un progetto pilota su viale Calabria, all’altezza del piazzale Botteghelle, in piena sintonia con il sindaco e l’assessore Zimbalatti, di cui oggi diamo testimonianza anche fotografica, abbinato alla nascita degli orti urbani e alle adozioni della aiuole. La Città si arricchisce di spazi verdi da coltivare, messi a disposizione dei residenti e del quartiere. Già a Sbarre si iniziano a vedere i primi frutti, anche se l’erba non ha raggiunto la giusta maturazione. Sbarre sorride, i pensionati sono lieti, le casalinghe sono più spensierate, i giovani marinano la scuola pur di essere presenti nel lavorare gli orti. Un intensa fragranza si erge dagli spazi verdi coltivati. Ogni giorno è un via vai di cittadini che concimano, innaffiano, rastellano. E le piantine crescono, crescono, crescono. Si sente un profumo diverso, la gente già sta preparando gli essiccatoi sulle terrazze e sono tutti pronti al grande raccolto. Il programma definitivo che sta per lanciare l’amministrazione comunale rientra nelle “Linee guida per la progettazione, l’allestimento e la gestione di orti urbani e periurbani”, redatte dagli esperti di vari Dipartimenti delle Facoltà di Agraria di tutta Europa. Sarà data agli abitanti la possibilità di riscoprire il contatto con la natura e di coltivare la propria erba anche in città. Un’attività all’aria aperta che permette di coltivare erba a Km.0, senza intermediari. Sarà lanciato anche nelle scuole primarie per avvicinare anche i bambini all’ambiente dopo averli, obtorto collo, avvicinati alle unioni civili.
Il bando sarà presto on line e per il curriculum non c’è problema…
Se ne occupera l’assessore Quattrone.
Il Presidente
Enzo Vacalebre