Alessandro Nicolò sui dati allarmanti per la sanità Calabrese

Alessandro Nicolò“Dati allarmanti e sconcertanti per la sanità calabrese emergono oggi dal report redatto dall’Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva” annuncia in una nota il Capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale della Calabria, Alessandro Nicolò. “Liste di attesa e ticket sono stati confermati i principali ostacoli per usufruire del Servizio Sanitario regionale. Un cittadino su quattro segnala difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie per liste di attesa (oltre il 58%) e per ticket (31%) e, more solito, il primato negativo è ottenuto dalla Calabria” ancora Nicolò. “Stessa sorte negativa spetta alla disponibilità di posti letto per acuti ed al mancato rispetto della media dei giorni di degenza per le acuzie regolamentato dagli Standard ospedalieri. Per non parlare poi della mancanza nel Piano sanitario calabrese del servizio di integrazione socio-sanitaria e della scarsa attenzione al trattamento del dolore. Insomma – continua il Capogruppo Alessandro Nicolò – è emersa di nuovo a chiare lettere una situazione al limite dell’accettabilità”. “Il diritto alla salute è prioritario e come tale deve essere garantito e tutelato. I calabresi devono potere essere curati a casa propria senza costi inutili di viaggio o di trasferta in altre regioni. Il ruolo delle Istituzioni è quello di dare risposte certe e concrete ai cittadini mentre questa maggioranza di Governo nazionale e regionale oltre a proclami e belle promesse non è ancora riuscita a fornire una soluzione fattiva alle tante criticità del territorio, tra le quali, in primis, offrire un servizio sanitario efficace ed efficiente” dichiara Nicolò. “Si richiede, infine, che il Commissario Scura, nominato dal Premier Renzi, ed il Presidente Oliverio assumano, una volta per tutte, un impegno serio nei confronti della cittadinanza e di tutte le parti politiche, presentando un cronoprogramma definitivo e risolutivo delle tante problematiche sanitarie esistenti, garantendo l’erogazione di prestazioni di qualità”, conclude Alessandro Nicolò.

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