Turismo rurale, la nuova frontiera dell’agricoltura

LE PROPOSTE DI CONFAPI CALABRIA

ConfapiAgricoltura non solo come occasione di sviluppo per le zone interne vocate all’agroalimentare, ma anche sinonimo di accoglienza e rilancio turistico. Ne sono convinti i vertici di Confapi Calabria che hanno promosso un incontro a Cosenza per discutere delle opportunità del nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Regione Calabria, al quale anche l’associazione datoriale calabrese, tramite i suoi rappresentanti, ha dato un importante contributo nella fase interlocutoria e di programmazione. Presenti il Presidente Francesco Napoli, Rocco Arcaro della direzione regionale di Confapi ed il segretario generale Rossana Battaglia. Il Piano di Sviluppo Rurale della Calabria, che dispone di oltre un miliardo di euro è stato tra i primi ad essere approvato in rapporto alla macro-area del Mezzogiorno – è stato spiegato nel corso dell’incontro svoltosi nella Sala Coni di Piazza Matteotti. Con esso si punterà alla valorizzazione di settori strategici come l’olivicoltura, l’agrumicoltura e la zootecnia, e rappresenterà un’opportunità interessate anche per i giovani che vogliono creare impresa agricola. Tra gli obiettivi di Confapi Calabria, di concerto con i vertici regionali, c’è l’interesse a dare vita a quel turismo enogastronomico e rurale che sta portando ottimi risultati in regionali del sud come la Puglia e la Sicilia. “A far diventare, insomma – ha spiegato il Presidente Francesco Napoli – le cascine, gli agriturismi e le aziende agricole come porta del territorio, in cui il turista attraverso il ciclo produttivo di prodotti di eccellenza e qualità, scopre il legame con il territorio. Per farlo è indispensabile dare vita ad un progetto di governance condiviso che metta in rete entri pubblici, associazioni e soggetti privati. Anche perché -ha concluso – il mondo degli steccati giuridici, delle distinzioni tra comparti produttivi e la separazione tra i ruoli è venuto a cadere”.

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