In vino…..

 

di Carlo Viscardi – Gli antichi dicevano sempre “In vino veritas”, cioè nel vino, o nei suoi effetti la verità. Oggi dovrebbero cambiare modo di dire, nel vino, o meglio “col” vino si esce dalla crisi. Chi ha più di 30 anni non può dimenticare lo scandalo del “vino al metanolo” dove ci furono morti e diversi intossicati; per il nostro paese, o meglio per la viticultura e per la produzione del vino fu il periodo più nero e vergognoso della storia. Analizzando i dati possiamo vedere come vi sia stato un calo nella produzione e nel consumo, negli ultimi decenni; ma il calo della produzione non ha portato ad un conseguente calo degli introiti.

Guardando i numeri possiamo vedere che da una produzione di circa 77 milioni di ettolitri di vino, negli anni ’80, si è arrivati ad una produzione di circa 47. Ma grazie all’aumento della qualità del prodotto confermata dalla presenza delle etichette DOC e DOCG che negli anni 80 rappresentavano uno scarso 10% della produzione totale per arrivare ad un 35% di oggi ed a un aumento dell’export, possiamo vantare un +575%  di valore aggiunto negli ultimi 30 anni….

E a questi dati, direi quasi “fantascientifici” possiamo aggiungere anche i dati di quello che gira intorno alla produzione del vino, “quell’indotto” portato dal turismo enologico che fino a qualche decennio fa era cosa sconosciuta, e all’innovazione del “vino biologico” che oggi vanta una superfice coltivata pari a 72 mila ettari. Aumento di qualità ha voluto significare anche un investimento nella ricerca e nell’ammodernamento delle strutture di produzione, e quindi anche in questo caso aumenti di fatturati. il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di Giorgio dell’Orefice ricorda come non bisogni “adagiarsi sugli allori” come non bisogni desistere nella continua ricerca e miglioramento della qualità. Ma come tutte le medaglie che hanno due facce anche in questo caso viene ricordato come la faccia negativa di questa medaglia sia la burocrazia di questo paese, diciamo cosa comune alla maggior parte delle attività.

Ma sempre il presidente Coldiretti spiega che ad oggi le giornate totali dedicate dai produttori nell’adempimento delle pratiche burocratiche siano arrivate a 70, uno sproposito verrebbe da commentare, e  ci si aspetta un deciso cambio di passo a cominciare dal Testo unico del vino tante volte annunciato ma finora rimasto ancora sulla carta. Alle dichiarazioni qui riassunte del presidente di Coldiretti possiamo vedere come gli faccia eco il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, il quale ricorda i passi avanti degli ultimi 30 anni e di come la ricerca italiana per la qualità non si fermi ma continui nella filiera della viticultura, indicando anche una “via italiana”, basti vedere il sequenziamento del genoma della vite fatto da centri di ricerca italiani.

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