Dattola su Parco Caserta: “Proletari di tutto il mondo incazzatevi”

Lucio DattolaSull’alienazione di una parte dell’area verde di parco Caserta, dopo le polemiche e le proteste dei giorni passati, abbiamo intervistato Lucio Dattola, del gruppo misto all’opposizione in consiglio comunale. Più di recente il polverone era stato sollevato dal Partito dei comunisti d’Italia che domenica scorsa ha protestato proprio al parco Caserta. I commissari hanno riformato il piano di dismissione dei beni comunali inserendo tante particelle comprensive di altri siti nel centro di Reggio Calabria. La delibera è stata portata in Giunta da Falcomatà, fatta propria, e poi approvata in consiglio comunale, in assenza di tutto il Centrodestra che, quel giorno, uscì dall’aula per solidarietà nei confronti del consigliere di minoranza Massimo Ripepi.. Questo in breve ciò che accadde. “Che senso ha dire che non si cedono i gioielli di famiglia e poi non si dà in gestione il Miramare ad operatori alberghieri, utilizzato come hotel avrebbe fruttato reddito al Comune e invece, gli si cambia la destinazione, affidandolo ad associazioni private, sottraendo alla città l’unico albergo esistente sulla via Marina. Al contempo si procede ad una lottizzazione di Parco Caserta, venduto a privati, sottraendo alla città uno dei polmoni verdi più grandi, autentico sfogatoio per atleti, sportivi e famiglie. Quasi tutti ricordiamo com’era il parco Caserta con quel bellissimo portale con su scritto “Fiera Agrumaria”, intere generazioni di reggini hanno trascorso momenti di svago e relax  beandosi del verde, E’ una grande ipocrisia proclamare la salvaguardia dei beni comunali, ed strano vedere un assessore che ne garantiva l’inalienabilità salvo dopo 4 giorni scoprire che il Comune “andava” dal notaio a firmare il rogito. Siamo di fronte ad una sinistra che opera esattamente al contrario della propria ideologia, leva i beni al popolo per darli a chi ha i mezzi economici per acquistarli. Parco CasertaDella serie proletari di tutto il mondo” incazzatevi”. Sarebbe interessante capire come mai tante associazioni oggi tacciano su questa autentica operazione immobiliare. Anche le associazioni anti-ndrangheta, a mio parere, potrebbero interessarsi di fatti così eclatanti, del vulnus agli interessi generali dei cittadini e del bene comune. Su Legambiente poi “stendo un velo”: è già stata rigorosamente in silenzio quando abbiamo sollevato il problema di un possibile spostamento del traffico pesante di tutta Europa sul porto di Reggio Calabria. Evidentemente la sensibilità ecologica in città ormai si limita alla salute oscillante  delle acque dello Stretto. Ancora si parlerà di questa vicenda dietro la quale si cela come spesso l’ipocrisia politica della sinistra, sempre ineccepibile negli intenti che poi vengono spesso sistematicamente disattesi.

banner

Recommended For You

About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.