Reggio C.: Canile di Mortara, avviati i lavori per costituire il Comitato Consultivo

ArateaUn passo verso il futuro. Questo il significato dell’incontro tra le associazioni animaliste e ambientaliste di Reggio Calabria, assieme alle istituzioni, in vista dell’imminente apertura del canile sanitario di Mortara. Richiesto dall’associazione Aratea, vincitrice del bando comunale per la gestione della struttura, ma fortemente voluto da tutte le parti, il confronto ha preso le mosse dal progetto esistente per risolvere il problema randagismo in città e non solo. Scorrendo il testo, infatti, sono tanti i punti salienti del programma, a partire proprio dalla costituzione di un Comitato Consultivo quale Organo permanente che collaborerà con l’Associazione Aratea nella gestione della struttura comunale, coordinando tutte le attività mirate alla prevenzione del fenomeno del randagismo. I servizi che l’associazione intende realizzare con il proprio progetto, non si limitano alla sola gestione interna del Canile comunale, ma alla tutela di tutti i cani e le specie animali che vivono stabilmente o temporaneamente sul territorio comunale, vigilando a mezzo degli organi competenti anche sui maltrattamenti, atti di crudeltà e abbandono degli stessi. Nel corso del positivo confronto, presieduto dall’Avv Puglia, capo di Gabinetto, sono emerse posizioni e considerazioni utili alla pianificazione dell’attività che inizierà con la gestione del Canile di Mortara. A partire da quelle provenienti dall’Amministrazione Comunale. «Il Comune vuole restituire alla città una struttura pubblica in un’ottica di partecipazione sociale – ha affermato la Dott.ssa Loredana Pace, Dirigente del Comune di Reggio C., Settore Ambiente -, un punto di riferimento importante per tutte le Istituzioni impegnate nel settore, ma anche per tutti i cittadini. D’altro canto, il progetto dell’associazione Aratea prevede azioni che non si limitano alla sola gestione del Canile Comunale, ma alla tutela di tutti i cani e le specie animali che vivono sul territorio. Consideriamo positivamente – ha poi concluso – l’opportunità di dare spazio e concretezza al concetto della sussidiarietà orizzontale con il contributo di associazioni e cittadinanza». Anche l’ASP, presente con il Dott. Guido Sansotta, Direttore del Dipartimento della Prevenzione Asp Reggio Calabria, si è detta pronta ad avviare il canile sanitario: «Abbiamo già predisposto tutte le azioni necessarie all’adempimento del servizio di accalappiamento e di sterilizzazione di cani vaganti e di colonie feline – ha precisato -, per questo ribadiamo la necessità di avere presto in consegna la struttura, affinché possano, finalmente, essere intraprese tutte quelle azioni che la Legge ci impone». Quindi, la parola è passata alle associazioni, a partire da Aratea, aggiudicataria del bando per la gestione del Canile Comunale. Canile Mortara di Pellaro Reggio Calabria«Siamo di fronte ad un fatto storico – ha dichiarato Irene Putortì, presidente di Aratea -. Una riunione che vede coinvolte, finalmente, tutte le istituzioni e le associazioni competenti nel settore, con un’unica finalità: quella di trovare una soluzione ad un fenomeno che rappresenta un problema di ordine sanitario ed ambientale che merita oggi l’attenzione di tutti e che potrà giungere ad una sua risoluzione solo passando attraverso un percorso di rete e di dialogo». Incentrato sull’aggravamento del fenomeno randagismo è stato l’intervento di Roberto Giarmoleo, Consigliere del direttivo della Lega per la difesa del cane: «È persistente e grave la problematica del randagismo in tutta la provincia reggina ed in particolare nella città di Reggio Calabria. Questo è, purtroppo, documentato dall’elevato numero di randagi recuperati da settembre a oggi dal servizio unità cattura per conto dell’ASP veterinaria di Reggio Calabria. Non più rinviabile è quindi, l’operatività delle strutture adibite a canile sanitario, come quello comunale di Mortara. Nondimeno – ha aggiunto -, importante è la collaborazione e sinergia tra gli organi preposti, come l‘ASP veterinaria, le Istituzioni e le Associazioni animaliste, per l’attività di contrasto al fenomeno randagismo e di sensibilizzazione».

Anche Roberto Vecchio Ruggeri, rappresentante della LAV, ha parlato di incontro storico:

«La riunione ha una valenza a dir poco storica. Essere riusciti a mettere insieme, attorno allo stesso tavolo di lavoro, le Istituzioni competenti e le associazioni animaliste è un evento di indubbia importanza. Per anni, infatti, le associazioni sono andate alla ricerca di un valido interlocutore istituzionale senza ottenere risultati. Adesso finalmente, non sarà più così: i nostri progetti, le nostre idee, le nostre iniziative sul tema del randagismo potranno essere tradotti in atti concreti, operando sinergicamente insieme. Quello che sogniamo è un canile sempre vuoto». Importante la presenza del WWF e dell’ENPA con l’Arch. Vincenzo d’Africa e il Capo Nucleo Galluso e Francesco Balici, nonché la partecipazione dell’Ordine dei Veterinari, con il suo Vice-Presidente, il dott. Filippo Leonardo, che ha dato un grosso contributo ai lavori del tavolo. E adesso, non resta che intraprendere, tutti insieme, questo viaggio entusiasmante.

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