Brennero, Austria: “Polizia, esercito, rete e controlli in Italia”

L’Italia si appresta a essere sempre più isolata, fanalino di coda di un’Europa che non esiste più se non come mera espressione geografica. L’ipotesi della chiusura del passo del Brennero, sede di un valico di frontiera fra l’ormai ex Bel Paese e l’Austria, a 80 km a nord di Bolzano, sta lentamente trasformandosi in realtà, nonostante le accuse del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha affermato come tale chiusura sia “sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”.

foto di GNS

Secondo quanto espresso dal segretario del PD – che ha chiarito di essere in piena sintonia con Obama, Merkel, Hollande e Cameron “sui principali dossier di politica estera, a cominciare da Siria e Libia dove si registrano piccoli passi in avanti” – nella sua enews 424, “la questione migratoria è come sempre molto complicata ma gli annunci esagerati dei giorni scorsi vanno ricalibrati” perché “nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015”.

Non la pensa così, evidentemente, il governo austriaco che, temendo un’intensificazione delle ondate migratorie lungo la rotta mediterranea, soprattutto a seguito della chiusura di quella balcanica, ha confermato la volontà di procedere con la decisione presa e, contestualmente, ha illustrato come saranno attuati i controlli al passo del Brennero. Si tratta – come riportato dal sito de “il Giornale” – di ispezioni su treni e auto già all’interno del territorio italiano, introduzione di un limite di velocità, identificazione e registrazione degli immigrati, impiego di 250 poliziotti e, se le circostanze lo renderanno necessario, anche l’esercito e una rete di 370 metri non munita di filo spinato.  Molto dipenderà – hanno fatto sapere Vienna – dalla collaborazione dell’Italia anche se, nel frattempo, i lavori sono già iniziati. A ciò si aggiunga, infine, che l’Austria ha già provveduto a istituire per il 2016 un tetto massimo al numero di richiedenti asilo pari a 37.500.

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About the Author: Luigi Iacopino