Doccia gelata della Bundesbank verso il governo Italiano

Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, all’ambasciata tedesca, gela in toto le “ottimistiche” e “speranzose” visioni del ministro dell’economia italiano Pier Carlo Padoan e di tutto l’esecutivo, in merito alle proposte e alle rosee visioni che sono state fatte per un’ipotesi di ampia condivisione dei rischi fra gli Stati dell’Eurozona, senza una governance ed un meccanismo rafforzato di controllo comune. Per Weidmann un’unione fiscale europea per ora sarebbe irta di ostacoli . Bisognerebbe creare un’entità “super partes” a cui ogni stato europeo dovrebbe rendere conto. A rafforzare il suo pensiero, le ultime dichiarazioni del premier Italiano il quale asserisce : “la politica fiscale italiana viene fatta in Italia e l’Italia non permette che essa venga dettata dai burocrati di Bruxelles”. Jens Weidmann  sottolinea come le regole del patto di stabilità e crescita siano state violate da alcuni Stati, fra i quali anche l’Italia, e di come la stessa Germania, nel biennio 2003/2004, abbia contribuito a indebolire la forza vincolante delle regole. Il presidente della Bundesbank non vede bene i “continui compromessi” a cui scende la Commissione Europea a danno del rispetto del bilancio; inoltre vede come soluzione, solo il rafforzamento del quadro esistente, ponendolo come unica alternativa per rendere l’Unione monetaria più stabile.

MS

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