Cannizzaro: “Lamberti precursore innamorato della legalità ma non di facciata”

CannizzaroIl privilegio di condividere un’emozione nata dalla ferma volontà di un uomo che ha anteposto ai propri interessi, umani e professionali, il bene comune, l’interesse della collettività, della nostra Reggio Calabria di cui è sempre stato innamorato, non sempre ricambiato, e non per questo meno interessato. Artefice principale della storica inaugurazione del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, il dottore Lamberti ha saputo cogliere l’essenza dello spirito di sacrificio che oggi deve rappresentare per tutti noi un indiscusso esempio di serietà e dedizione. La nostra città oggi ha un’anima culturale più ricca e non solo di opere, ma anche di significati che vanno ben oltre ogni forma di arte riconosciuta e di cui, e so di non sbagliarmi, il dottore Lamberti ne è uno dei massimi esponenti ed incondizionati estimatori. Il suo lavoro è andato ben oltre il canonico impegno istituzionale, per altro sempre impeccabilmente profuso, ha saputo incontrare quel giusto consenso in tutti coloro chiamati a fornire un contributo alla riuscita di questo ambizioso progetto, smuovendone entusiasmo e voglia di fare, e realizzando così quella che non sarà solo una “locale mostra permanente” di opere magnifiche, ma bensì un luogo per tutti, deputato a custodire il nobile messaggio delle arti figurative. Un precursore innamorato della legalità, ma non di facciata o di “sfilata”, di quella tangibile, evidente agli occhi di tutti e soprattutto agli occhi di chi oggi, nel nome della rettitudine e dell’onestà troppo spesso è costretto a pagare un prezzo troppo alto. Attento alla giustizia sociale come strumento di democrazia e civiltà, osservatore scrupoloso dei risvolti che il cittadino comune spesso è chiamato a rispettare ma di cui, alle volte, non ne percepisce la giusta tutela. Difficile coniugare le necessità del corpo e della mente, poter parlare di quotidianità essenziale, senza mai cadere nell’ovvio, senza mai trascurare la sazietà dell’animo, facendo apprezzare anche ai meno desiderosi, gli aspetti più lontani delle bellezze artistiche, non solo figurative ma anche musicali, un compito che il dottore Lamberti è riuscito ad “assolvere” con estrema naturalezza ed efficacia. Non credo sia ancora giunto il momento di parlare di “stanchezza”, semmai una pausa di meritato riposo, caro dottore Lamberti, un più che legittimo interesse ai suoi affetti più cari, ed anche professionali, da cui dipendono molte persone, pronto a riproporre il suo indispensabile contributo verso quel mondo tanto amato in cui la bellezza interiore e l’espressione artistica sempre più spesso, da una società moderna e distratta, vengono rilegate a ruolo marginale. A Reggio Calabria, quindi, “Palazzo Crupi” un dono dal valore morale immenso, un inestimabile tesoro che non conoscerà limiti temporali, dove passato e futuro transitano dal nostro presente, e dove è giusto “respirare” lo stesso smisurato amore per la cultura che ha animato il dottore Lamberti. Ritengo che oggi, senza appartenenza ideologica alcuna, l’intera classe politica reggina debba ritrovarsi nell’esprimere un comune sentimento di gratitudine al dr Lamberti. A Lei la mia più profonda stima, grazie.

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