L’Europarlamento critica l’economia cinese, non è di mercato

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Risoluzione “bipartisan” da parte dell’Europarlamento in cui chiede alla Commissione Ue di mantenere i meccanismi anti-dumping e di opporsi a qualsiasi concessione unilaterale dello status di economia di mercato.(Ansa.it) La richiesta arriva trasversalmente infatti viene sostenuta da popolari (Ppe), socialisti (S&D), liberali (Alde), conservatori (Ecr) e Verdi ed approvata con 546 sì, 28 no e 77 astenuti. La risoluzione non è per alcun modo vincolante per la Commissione Europea, ma lancia un segnale politico molto chiaro in special modo per il prossimo dicembre quando si dovrà valutare il passaggio della Cina allo status di economia di mercato nel Wto, a 15 anni dall’avvio del processo nel 2001. Riassumendo in “parole povere” senza addentrarsi in troppi tecnicismi complicati da comprendere  possiamo intendere che il Parlamento Europeo chiede che la Ue, o meglio la Commissione Europea, dovrà poter continuare ad usare la “metodologia non-standard“, che permetterebbe di mantenere gli attuali livelli di dazi. Inoltre sollecita la Commissione sulla “necessità imminente” di “una riforma generale degli strumenti europei di difesa del commercio che garantiscano parità di condizioni per l’industria Ue con la Cina e gli altri partner, nel pieno rispetto delle regole del Wto”.

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About the Author: Carlo Viscardi

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