CDX: “Codice etico per la buona politica occasione mancata di traspareza per l’amministrazione”

Pasquale Imbalzano“La deliberazione nell’odierno Consiglio Comunale di Reggio Calabria del Codice Etico per la buona politica , originariamente proposto dal csx secondo i dettami della Carta di Avviso Pubblico, ma oggi approvato tramite subdoli emendamenti con i voti della sola maggioranza, conferma tutte le nostre forti perplessità sul modo con il quale si è inteso dare vigenza ad un manifesto etico che appare essere una occasione mancata nei risultati rispetto agli scopi originari che avrebbero dovuto giustificarne l’approvazione”. E’ quanto affermano in una nota congiunta Lucio Dattola (portavoce Cdx in Consiglio Comunale), Massimo Ripepi (FdI), Antonino Maiolino, Antonio Pizzimenti, Mary Caracciolo, Giuseppe D’Ascoli, Antonino Matalone, Luigi Dattola (Forza Italia) e Pasquale Imbalzano (Area Popolare- Nuovo Centrodestra), Consiglieri Comunali della minoranza di Cdx nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria. “Benché più volte si sia manifestato l’intendimento secondo il quale giammai possono essere riconosciute patenti di moralità esclusivamente dalla mera sottoscrizione di documenti dalla funzione pseudo-eticizzante che aspirerebbero vanamente a condensare in poche norme il portato di secoli di elaborazione socio-valoriale frutto della tradizione cristiana e illuministica cui è informato l’occidente, la minoranza ha comunque ritenuto -per senso di responsabilità istituzionale- di dover approfondire i contenuti del provvedimento poiché ritenuto meritevole di miglioramenti in più parti. In specie, ove dettagliatamente si faceva riferimento alle modalità di effettuazione delle nomine di stretta natura fiduciaria da parte dell’amministratore , e , per altro modo , in riferimento alla divieto di accettare per sé o per altri prossimi congiunti regalie di ogni tipo per importi superiori alle 100 euro . Nel primo caso il Csx ha operato una silenziosa e machiavellica espunzione – già in fase dell’esame in commissione Statuto – dal testo della Carta di Avviso Pubblico della parte in cui si faceva esplicito divieto del conferimento di incarichi a soggetti che siano familiari o affini entro il quarto grado di parentela, propri o di altri amministratori, circostanza che ha spinto la minoranza ha ripresentare in Consiglio un emendamento dello stesso tenore che è stato puntualmente bocciato. Ancora più discutibile è apparsa la scelta di diluire e rendere di fatto inapplicabile il divieto di accettazione di regalie assimilandolo al parametro generico e fumoso del valore dei doni usualmente scambiati in occasione di ricorrenze o festività , che contribuisce a generare soltanto maggiore incertezza e ambiguità, nulla risolvendo, senza che l’ulteriore emendamento sul punto presentato dalla minoranza potesse sortire migliori e più felici esiti . Ebbene, questi fatti certificano come, semmai ce ne fosse ancora bisogno, il familismo amorale è l’unico criterio che informa le scelte dell’Amministrazione Comunale laddove si tratta di effettuare nomine di natura fiduciaria che possono generare immediati riflessi per la comunità e che questa Assemblea manca l’appuntamento con il valore della trasparenza, in quanto avrebbe potuto scegliere – e non lo ha fatto – di mettere al bando il perpetuarsi di comportamenti che poco hanno a che fare con il rispetto dell’etica pubblica, con il senso della misura e dell’opportunità dell’azione amministrativa, cui ogni buon amministratore dovrebbe informare il proprio agire “ concludono i consiglieri comunali di minoranza del Cdx nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria.

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