A causa della Brexit, Piazza Affari chiude a -12,4%. Venerdì nero

David CameronDavid Cameron ha assicurato che si dimetterà ma solo dopo aver iniziato l’iter per l’uscita dall’Unione Europea che il suo popolo gli ha imposto con il voto del referendum sostenendo la brexit. Sarà quindi ancora primo ministro per i prossimi tre mesi. I voti in favore dell’opzione Brexit sono stati 17.410.742 e quelli a favore della Rexit invece 16.1414,241 su un totale di 33.577.342 votanti. Adesso si “accende” la diatriba con l’Unione Europea sul tempo necessario al Regno Unito per affrancarsi, gli inglesi vorrebbero circa due anni, l’Europa offre massimo sei mesi. I rapporti tra i due partner commerciali non saranno assolutamente inficiati dalla nuova situazione di fatto è quanto si affrettano a dire i leader di Germania e Regno Unito ma  la situazione precipita nelle borse mondiali con il prevedibile crollo della sterlina inglese. A risentirne maggiormente della brexit anche la borsa spagnola e Piazza Affari a Milano che ha registrato un – 12,4%. Anche dal punto di vista politico a causa della brexit si profilano delle noie per il Regno Unito, la Scozia ed il Galles preferiscono rimanere in Europa, secondo i dati elettorali e quindi potrebbero chiedere di uscire autonomia che sempre era stata loro negata in virtù dei trattati europei. Riguardo l’aspetto finaziario, la Banca d’Inghilterra si è detta pronta a sostenere l’economia nazionale con oltre 250 miliardi di sterline (344 miliardi di dollari). Per il governatore Mark Carney ci si potrebbe verificare una certa “volatilità economica e sui mercati”. In realtà è tutto in divenire in quanto la brexit è il frutto di una situazione imprevista e mai pensata.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.

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