Roma dice no alle olimpiadi e “snobba” il Coni

Roma 21/09/2016 21:40 – E’ ufficiale, dopo mesi di tentennamenti, di nì, di “ora vediamo”, il  sindaco di Roma, Virginia Raggi (M5S) ha sciolto ogni dubbio in merito alla possibile candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024. Per il Comune di Roma la questione è totalmente antieconomica, Infatti alla conferenza stampa il sindaco ha esposto così le sue motivazioni, lo apprendiamo dal sito Ansa:  “E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura; Non abbiamo mai cambiato cambiato idea, non ipotechiamo il futuro di Roma. Con queste Olimpiadi ci chiedono di fare altri debiti per i romani: noi non ce la sentiamo. I soldi che si spendono sono dei romani, non ce lo dimentichiamo; Per questo diciamo no alle Olimpiadi del mattone, dei gusci vuoti. Non lo vogliamo.

 Noi stiamo pagando ancora i debiti delle Olimpiadi del 1960. Stiamo ancora pagando i Mondiali ’90. Abbiamo finito di pagare il mutuo nel 2015. Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l’Università di Oxford in uno studio…. Le Olimpiadi servono ai comitati d’affari non ai cittadini, noi siamo per lo sport ma non per queste Olimpiadi….. vogliamo restituire servizi alla città, il 70 per cento dei romani ha già detto no a queste Olimpiadi durante il ballottaggio delle elezioni amministrative”.

Fosse finita qua la faccenda, ognuno avrebbe tirato le sue conclusioni e dato il suo parere, se nonché nel primo pomeriggio il Primo Cittadino di Roma avrebbe dovuto incontrare il Numero Uno del Coni, Malagò e la delegazione “Roma 2024”.

Purtroppo il periodo ipotetico è rimasto tale, perché alla fine l’incontro fra Raggi, il presidente del Coni e quello del Comitato paralimpico Luca Pancalli è saltato. Motivo? Pare, secondo le dichiarazioni di Malagò che dopo aver fatto un’anticamera di 40 minuti e senza alcuna notizia in merito all’arrivo del sindaco, lui e la delegazione hanno desistito non senza sorpresa e rammarico, lamentando il trattamento ricevuto e non meritato.

Le dichiarazioni di Malagò non si fanno di certo attendere infatti : “Mi dispiace che il sindaco Raggi non ricordi, che Roma si è candidata solo dopo che il Cio ha cambiato le regole delle candidature, con la riduzione dei costi. Sul debito delle Olimpiadi ’60 sono state dette falsità, populismo. Ho sentito parlare di 2 miliardi di debito: quando la cifra uscì, settimane fa, interpellai il commissario al debito del Comune.

Conservo agli atti la sua mail: era il debito commerciale complessivo, gli espropri di Roma ’60 erano solo una minima parte”. Nel pomeriggio arrivano le controbattute della Raggi la quale dichiara : “Ho avuto un contrattempo e avevo qualche minuto di ritardo, mentre entravo nel palazzo il presidente Malagò ha preferito andare via, il tempo c’era e non erano 40 minuti ritardo”(TgCom24).

A mettere i “puntini sulle i” ci pensa Malagò : “Dopo 37 minuti di attesa, alle 15.07, anche in considerazione del fatto che la sindaca aveva convocato una conferenza stampa per le 15.30, abbiamo deciso di andare via. Forse avremmo meritato più attenzione e anche più rispetto per quello che rappresentiamo” confermato dalla coordinatrice generale del comitato promotore di Roma 2024, l’ex oro olimpico Diana Bianchedi.

Infine ciliegina sulla torta, a dimostrare che tutti i politici alla fin fine sono uguali, il numero Uno del Coni conclude : Loro hanno i sondaggi come li abbiamo noi ed ora vanno tutti in una certa direzione. Informatevi domani dal Codacons, per questo volevamo la diretta streaming. Invece loro, i paladini della legalità, l’hanno negata”(TgCom24).

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About the Author: Carlo Viscardi