Grande successo della III edizione delle “Giornate Micologiche” al Dipartimento di Agraria della Mediterranea

 

Agraria - Relatori e rappresentanti dei gruppi al tavolo del seminario18 ottobre 2016 – Si è conclusa ieri la III edizione delle Giornate Micologiche del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Tracciare il bilancio di una manifestazione, partecipata da visitatori, studiosi ed appassionati è sempre un piacere, anche alla luce degli apprezzamenti positivi ed entusiastici, che sono stati tributati. Lo spirito che muove l’iniziativa e che porta passione, è di poter contribuire a sensibilizzare ed avvicinare sempre più gente alla natura, usando quale tramite l’affascinante mondo dei funghi. La manifestazione che ha visto impegnati studentesse e studenti della “Mediterranea”, micologi e soci dei gruppi micologici di Rizziconi e Reggio Calabria, sostenuta dall’azienda Agricola Tornese leader calabrese nella coltivazione e distribuzione di funghi coltivati, ha presentato oltre 160 specie di funghi, commestibili e non, che il pubblico ha potuto osservare, assistito da personale specializzato, rappresentato dai micologi presenti. Anche quest’anno l’evento è stato caratterizzato da un seminario divulgativo di grande valore scientifico, con relazioni magistrali che hanno dato ulteriore spessore alla manifestazione. Infatti, l’Aula A del Dipartimento, ha ospitato il seminario scientifico moderato dal dott. Serafino Cannavò, durante il quale sono state affrontate tematiche di settore, proposte in quattro relazioni. Ai saluti del prof. Vincenzo Palmeri in rappresentanza del dipartimento di Agraria è seguita la relazione, di rilevante valore scientifico, del prof. Giovanni Spampinato dell’Università Mediterranea, che ha trattato della “Relazione tra ambiente forestale e funghi”. Subito dopo il dott. agronomo Gian Pietro Maffi, oggi tra i massimi esperti di tecniche di coltivazioni fungine e delle problematiche fitopatologiche ad essi correlate, nonché fondatore della “Chemicals Bra srl”, ha portato la propria esperienza su “Funghi coltivati in Italia e impianti e tecniche di coltivazione – Impiego del substrato spento di fungaia in agricoltura e ricerca in atto”. La terza relazione su “Il ruolo dei parchi nella tutela della biodiversità” del prof. Giuseppe Bombino, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e coordinatore di Federparchi Calabria ha posto l’accento sulle problematiche di gestione di un territorio tanto vasto quanto vario qual è quello dell’EPNA. Rilevando, in particolare, come la forma giuridica di enti autonomi dei Parchi, rappresenti la risposta più adeguata, dal punto di vista organizzativo e istituzionale, per la protezione di ecosistemi delicati e ricchi di biodiversità e sia, al contempo, utile strumento di sviluppo e crescita occupazionale in settori importanti per l’economia (agricoltura, turismo, tipicità locali, beni culturali ecc.), in grado di coinvolgere le comunità locali in forme avanzate di partecipazione e condivisione. A chiudere i lavori è stato chiamato l’avv. Emilio Corea, presidente della Confederazione Micologica Calabrese, che ha relazionato su una tematica di grande attualità ed interesse, quale l’avvelenamento da funghi, trattando di “Inquadramento sistematico del genere Amanita” Soffermando l’attenzione sulla “Sezione Phalloideae”. Infatti a questa appartiene la subdola ed equivoca Amanita phalloides, capostipite dei funghi velenosi altamente mortali, la cui ingestione provoca sintomi gravi, con esito infausto nella stragrande maggioranza dei casi. I gruppi micologici di Rizziconi e Reggio Calabria rivolgono un ringraziamento particolare alle studentesse ed agli studenti del Dipartimento di Agraria della “Mediterranea”, che con grande entusiasmo hanno partecipato all’iniziativa ed accompagnati e guidati dai dott. Serafino Cannavò e Demetrio Fortugno, hanno contribuito alla ricerca dei miceti nei boschi del meraviglioso Aspromonte, favorendo così alla buona riuscita della manifestazione.

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