Manovra finanziaria: critiche e rimostranze da Premier e Padoan vs UE

Roma 24/10/2016 8:00 – Attesa per questi giorni la prima delle future lettere da parte della Commissione Europea sull’aggiustamento o bocciatura della manovra finanziaria proposta dal governo italiano. Da fonti UE dovrebbero partire oggi le lettere con le richieste di chiarimento sulle bozze di bilancio per l’Italia ed altri cinque o sei paesi, tra cui Belgio, Spagna, Portogallo, Estonia e forse Francia e Olanda. Per l’Italia i dubbi sul fronte delle entrate sono per le troppe una-tantum, su quello delle uscite per il piano nazionale di salvaguardia antisismica, considerato strutturale e non emergenziale. Ok per le spese di ricostruzione locale e quelle per i migranti (cit. Ansa.it). Il Premier dai microfoni di “In 1/2 h” di RaiTre,  afferma : ” Non è importante, non è decisivo, lo 0,1% o questa legge di bilancio. L’elemento di discussione con l’Ue è il bilancio europeo dei prossimi anni, noi siamo impegnati in una battaglia storica perché il bilancio Ue tenga insieme diritti e doveri, Oggi l’Italia dà 20 mld di euro all’Ue, noi diciamo: almeno possiamo iniziare a far si che quelli che prendono soldi prendono anche i migranti?”. Un sassolino tolto dalla sua scarpa, con allusioni non tanto velate che potrebbero essere scambiate quasi come ad un aut-aut. Stessa opinione e linea viene presa dal ministro Pier Carlo Padoan il quale in una intervista a Repubblica, con meno “velature e sottintesi” non la manda a dire alla Commissione Europea dichiarando : ” L’Europa deve scegliere da che parte stare. Può accettare il fatto che il nostro deficit passi dal 2 al 2,3 per cento del Pil per far fronte all’emergenza terremoto e a quella dei migranti. Oppure scegliere la strada ungherese, quella che ai migranti oppone i muri, e che va rigettata. Ma così sarebbe l’inizio della fine.” Da quello che si capisce la comune idea risiederebbe nel fatto di “usare” i migranti come “merce di scambio”, come dire noi prendiamo i migranti e non li respingiamo, e voi accettate la nostra politica economica. Di certo dalle iniziali intenzioni di dialogo ora sembra volersi spostare la “partita” sullo scontro frontale. Ora vedremo come “mamma UE” replicherà alle varie dichiarazioni.

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi