Washington 03/11/2016 09:05 – Barack Obama, presidente USA in uscita, si schiera apertamente rompendo ogni indugio e rinunciando a quella “parvenza” di imparzialità ed atteggiamento “super partes” che avrebbe dovuto “elegantemente” mantenere. Obama scende in campo e difende a “spron battuto” la sua “pupilla” Hillary Clinton. “Le email di Hillary sono diventate una controversia politica. Io credo in lei. Il destino del mondo è nelle nostre mani: non possiamo permetterci Trump presidente”, Hillary è la nostra “unica speranza”. Purtroppo l’aria che tira per la Clinton non è delle più fresche e rosee, potrebbero esserci nuovi guai giudiziari in vista, mentre i repubblicani evocano già lo spettro dell’impeachment se verrà eletta: l’Fbi sta continuando ad indagare anche sulla fondazione di famiglia e sui suoi presunti rapporti privilegiati con alcuni donatori stranieri quando lei era segretario di Stato (TgCom24). Obama infine non si ferma alla difesa della candidata democratica, ma passa all’attacco in un comizio in North Carolina Obama ha detto che una vittoria di Donald Trump metterebbe a rischio la Repubblica. “Io ho corso contro John McCain, ho corso contro Mitt Romney pensando che sarei stato un presidente migliore di loro ma non ho mai pensato che la repubblica fosse a rischio con la loro elezione”, ha aggiunto. “Io sono naturalmente di parte, sono un democratico. Ma non dobbiamo mettere prima i democratici o i repubblicani, bensì l’America”. Potremmo definirla una vera a propria “ingerenza” della Casa Bianca a favore di un candidato.