“Negli occhi dei bambini la … Speranza”, la Rappresentazione teatrale della Telesio

REGGIO CALABRIA – “Negli occhi dei bambini la …. Speranza” è il titolo della singolare rappresentazione teatrale messa in scena dagli alunni della scuola primaria “Telesio”. Lo spettacolo teatrale ha preso corpo grazie alla regia attenta dell’insegnante Paola Condemi e al supporto di tutto il corpo docente che per circa due mesi ha curato e guidato gli infaticabili alunni in questa arricchente esperienza antropologica ed umana. Si è trattato di un progetto didattico nuovo ed attuale incentrato sul tema dell’immigrazione, alla luce del fenomeno migratorio che sta coinvolgendo interi popoli e che ci vede protagonisti come abitanti di una terra di approdo. Per mezzo del teatro, i piccoli attori hanno capito che ci si può divertire anche con le cose serie e al contempo hanno dato una “lectio magistralis” agli adulti invitandoli ad elaborare dinamiche di accoglienza e di integrazione per costruire un mondo a misura di bambino nella prospettiva di un’accoglienza intesa come processo partecipato. Il metodo del teatro sinergico ha permesso di realizzare un’opera viva in cui gli alunni di tutte le dieci classi, dalla prima alla quinta, hanno partecipato intrattenendo tutti i presenti per tre ore con un ricco repertorio di canti, balli e poesie. La manifestazione si è svolta presso l’Auditorium “Accademia del tempo libero”, alla presenza del dirigente, Marisa Maisano, della vicaria Concetta Marsala, della responsabile del plesso “Telesio”, Rina Topputi, del vice sindaco Riccardo Mauro. Una rappresentazione teatrale di una storia reale condotta a mo’ di reportage ma senza essere cronaca, che ha saputo interrogare con spunti e riflessioni su un tema così forte coinvolgendo le coscienze per riconoscere nello straniero un soggetto portatore di aspirazione e di necessità. Successo su tutti i fronti che ha permesso di implementare la cultura dello “straniero”, grazie alle varie scene del viaggio, dell’arrivo nel paese straniero, e di superare i pregiudizi attraverso il valore aggiunto dei riti dell’ospitalità, delle tradizioni. Le spettacolari coreografie del ballo indiano e della locale tarantella, quest’ultima curata alle maestre Domenica Nucera e Lucia Follia, il melodioso suono delle zampogna di Marco Manti, i suoni di Ciccio Nucera e di Lorenzo Ravenda e la possente vocalità di Mafalda Toscano, uniti alla magistrale bravura degli alunni sono stati, per chi ha avuto il piacere di assistere allo spettacolo, meravigliosi tasselli di un ponte finalizzato alla costruzione di una rete sociale solida ed accogliente tra le diverse realtà.

Angelina Stillisano

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