Reggio Calabria, convenzione per il reinserimento sociale dei minori e giovani adulti

Questa mattina, mercoledì 21 dicembre 2016, presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, è stata sottoscritta la Convenzione tra il Comune di Reggio Calabria, nella persona del Sindaco Giuseppe Falcomatà, il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, nella persona del Presidente, dott. Roberto Di Bella, la Procura della Repubblica per i Minorenni di Reggio Calabria, nella persona del Procuratore dott.ssa Giuseppina Latella e la Direzione del Centro per la Giustizia Minorile della Regione Calabria nella persona delegata dal Dirigente del CGM, dott.ssa Rosa Maria Morbegno. La Convenzione “Per lo svolgimento di lavoro di pubblica utilità e di altre attività gratuite in favore della collettività finalizzate al reinserimento sociale dei minori e giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, in esecuzione penale detentiva o in misura alternativa alla detenzione”, è stata promossa dal Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, avv. Agostino Siviglia. Si tratta della terza di tre Convenzioni che il Garante reggino,nel corso di questo suo primo anno di attività, ha promosso tra il Comune di Reggio Calabria e tutti gli organi giurisdizionali reggini, dalla fase processuale fino all’esecuzione penale, settore adulti e minori. Per vero, la Convenzione sottoscritta, da ultimo,questa mattina con il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria mette al centro ancora una volta la persona. In particolare, con quest’ultima Convenzione i giovani adulti (di età compresa fra i 18 ed i 25 anni di età), che sono in carico ai Servizi della Giustizia Minorile, potranno svolgere lavori di pubblica utilità, andando ad incrementare, corposamente, le unità dei detenuti adulti che già stanno svolgendo queste attività gratuite in favore della collettività. Ne beneficerà dunque il singolo che ha delinquito e ne beneficerà la nostra comunità. Grazie alla collaborazione con Avr, infatti, i giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, perché ad esempio in regime di “messa alla prova” o in “misura alternativa alla detenzione”, svolgeranno lavoro gratuito di manutenzione delle aeree verdi cittadine e potranno sperimentare l’importanza formativa del percorso di “giustizia riparativa” e del conseguente positivo reinserimento nella società. “È cruciale nella nostra realtà”, ha affermato il Garante Agostino Siviglia, nel ringraziare tutti i partners coinvolti nell’iniziativa, “innescare positivi processi di rieducazione e reinserimento sociale. Nel caso dei minori e dei giovani adulti, in particolare, la pena non può che considerarsi come un momento educativo fondamentale e non come uno stigma che macchia ed esclude. In tal senso è indispensabile promuovere e realizzare, come in questo caso, una efficace“presa in carico” territoriale del soggetto che ha delinquito, per  accompagnarlo concretamente in un positivo percorso di rivisitazione critica del proprio vissuto: solo una cultura alternativa a quella criminale, ed una formazione adeguata, potranno riscattare la singola persona dalla devianza e magari salvarla davvero.”

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