Commissione Politiche Sociali e del Lavoro di Reggio Calabria affronta tema Registro Tumori

Il Presidente Antonino Nocera: «Amministrazione al lavoro affinchè il percorso si completi»

REGGIO CALABRIA – Il “Registro dei tumori” è uno strumento utile per la raccolta di informazioni su casi di tumori in un determinato territorio ed in un arco temporale definito, in Italia esistono 45 Registri tumori che coprono il 52% della popolazione ci sono registri “ generali” che raccolgono dati su tutti i tumori e registri “ specialistici” che si occupano di un solo tipo di tumore I dati raccolti consentono di sorvegliare l’andamento della patologia oncologica archiviando e codificando le informazioni e rendendole disponibili per studi e ricerche sulle cause del cancro, per la valutazione degli interventi di prevenzione, per l’analisi dell’esito delle cure e per la programmazione degli interventi sanitari.  Il Registro Tumori è uno strumento indispensabile per misurare l’impatto ambientale e sociale di alcuni fattori che aumentano l’esposizione al cancro (inquinamento, fumo, alimentazione scorretta, ecc…) e per predisporre strumenti utili a ridurre le diseguaglianze sociali affinché le cure necessarie si rendano accessibili a tutti, nonchè fornire informazioni per orientare l’uso di test genetici per le famiglie e i soggetti altamente esposti ad ammalarsi di cancro. Su questo delicato argomento e su impulso del Presidente Avv. Antonino Nocera, la Commissione Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria ha ritenuto di dover dedicare uno specifico incontro tenutosi lo scorso 14 dicembre 2016, al quale sono stati convocati in audizione, il Presidente Della III Commissione Sanità della Regione Calabria Avv. Michele Mirabello e la Responsabile Provinciale del Registro Tumori Dott.ssa Filomena Zappia. «La proficua discussione – ha spiegato il Presidente della Commissione Antonino Nocera – ha evidenziato la necessità di avviare un’interlocuzione nuova tra la politica, le istituzioni locali e le associazioni presenti sul territorio, preposte a salvaguardia dell’ambiente e della salute nonchè tutti i soggetti a cui è demandato il compito di governare la vita pubblica (Sindaci, Direttori e Commissari delle Aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere). L’interlocuzione tra tali soggetti, favorirà una programmazione di interventi mirati sui territori, per bonificare le aree inquinate e cercare risorse finanziarie e professionali da investire per campagne di screening sulla popolazione a rischio. Quindi i dati forniti dal “Registro dei Tumori” già istituito nella provincia, permetteranno agli attori sociali di attuare azioni ed iniziative di ampio respiro, nell’ambito del settore dell’educazione sanitaria e della prevenzione. L’impegno dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, ribadito anche dal Sindaco Giuseppe Falcomatà nell’ambito dell’Assemblea Pubblica promossa da Reggio Non Tace e tenutasi qualche giorno fa presso la Sala Versace del Cedir va in questa direzione: continueremo a lavorare affinchè questo percorso sia completato al più presto!».  Nel corso della stessa seduta di Commissione l’On. Michele Mirabello ha tenuto a precisare che: «La Regione Calabria, in questo particolare periodo, è in grande difficoltà a gestire dei processi decisionali in ambito sanitario, a causa del commissariamento del settore. Però questo non mi impedirà di portare avanti questa istanza che ritengo giusta e improrogabile, a breve convocherò in Commissione Sanità i direttori sanitari e commissari delle aziende sanitarie calabresi per verificare lo stato di attuazione della legge regionale sull’istituzione del registro dei tumori». Altresì la dottoressa Filomena Zappia, nella qualità di responsabile del Registro dei Tumori della Provincia di Reggio Calabria evidenziava che «il Registro dei tumori è già istituito ed è operativo da dicembre 2014 e che sono stati già raccolti ed analizzati i dati relativi agli anni 2010-2012 avvalendosi dei flussi informativi “obbligatori” rappresentati dalle Schede di Ricovero Ospedaliero (SDO) comprensivi di mobilità sanitaria, dai Referti di Anatomia Patologica, dai Flussi di mortalità convalidati e forniti dall’ ISTAT, dall’ Anagrafe sanitaria e dall’ Anagrafe comunale».  Sempre la Dottoressa Zappia ha precisato, inoltre, che «il Registro Tumori si deve avvalere di personale debitamente formato dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), in quanto un Registro deve rispondere a regole molto rigide e specifiche, nazionali ed internazionali, stabilite dalla stessa Associazione cui spetta, il compito di “accreditare” il registro. “Solo dopo aver superato i controlli sulla casistica che fa riferimento ai casi “incidenti” (soggetti che hanno avuto una diagnosi di tumore negli anni in lavorazione, 2010-2012) e “residenti” nella provincia di Reggio Calabria, i dati verranno esportati nell’archivio centralizzato dei Registri Tumori Italiani e potranno essere pubblicati”. Le criticità attualmente esistenti e che ritardano l’acquisizione dell’accreditamento del Registro provinciale sono dipendenti da carenza di personale (mancano almeno 2 codificatori) e dalla mancanza del regolamento regionale per il trattamento dei dati sanitari sensibili che dovrà essere adottato attraverso una delibera di Giunta Regionale e trasmesso al Garante della Privacy per l’approvazione. Si pensa di completare la casistica entro il secondo semestre del 2017 avviando la richiesta di accreditamento. Intanto si sta effettuando un monitoraggio su alcune aree comunali come Gioia Tauro e la stessa città di Reggio Calabria dove sono stati evidenziati degli eccessi di rischio, per tumori specifici, dai dati di mortalità». L’ oncologa Dott.ssa Paola Serranò, vice Presidente della Commissione, ha riaffermato che «il Registro dei Tumori, è uno strumento indispensabile per misurare l’impatto ambientale e sociale di alcuni fattori che aumentano l’esposizione al cancro e ridurre le diseguaglianze sociali affinché le cure necessarie si rendano accessibili a tutti. Però, senza un concreto impegno delle istituzioni preposte, che avvalendosi dei dati raccolti attuino una programmazione di interventi mirati per bonificare le aree inquinate ed investino in risorse finanziarie e professionali nella prevenzione oncologica, attraverso campagne di screening sulla popolazione a rischio. Non potrà contribuire al benessere della comunità locale».  Il Presidente della Commissione, Avv. Nocera, ha dichiarato inoltre che «la finalità del Registro dei Tumori è quella di garantire un’informazione reale al territorio, consentendo a tutti gli attori coinvolti, di programmare una politica di interventi mirati alla prevenzione ed all’educazione sanitaria. Da qui la necessità di coinvolgere tutte le associazioni del territorio al fine di tracciare, in modo partecipato, una linea di congiunzione costante, tra i bisogni sanitari della cittadinanza e le azioni amministrative. Tale percorso porterà all’istituzione di un osservatorio permanente dei bisogni di salute dei cittadini».

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano