«I Guerrieri di Dio», la storia di Hezbollah in un libro scritto da Fabei e Polese

Presentazione il 10 febbraio a Roma e il 16 a Milano

È uscito in libreria «I guerrieri di Dio. Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria» (Mursia, 394 pagine, 21 euro), un saggio di grande attualità, utile a conoscere un’area del mondo particolarmente instabile come il Medio Oriente. Scritto a quattro mani dallo storico Stefano Fabei e dal giornalista fotoreporter Fabio Polese, il libro ricostruisce infatti il trentennale percorso di uno dei soggetti più importanti del mondo arabo-islamico, il Partito di Dio, che ha giocato, e sta giocando, un ruolo di grande rilievo sia in Libano sia nella confinante Siria sconvolta da una lunga e devastante guerra. Hezbollah, guidato dal carismatico Hassan Nasrallah e schierato con Putin e l’Iran al fianco di Assad, risulta essere non più un’organizzazione terroristica, come a lungo è stato rappresentato in Occidente, ma una vera e propria potenza regionale capace di contribuire in modo efficace alla lotta contro l’Isis e al-Qaeda, ovvero i gruppi responsabili del fiume di sangue che sta sconvolgendo prevalentemente la Siria e l’Iraq, con l’appoggio, per vari motivi e modus operandi, dell’Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, oltre che dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi loro alleati. Il volume parte dal contesto libanese e mediorientale in cui Il Partito di Dio è nato e cresciuto accompagnando il lettore fino all’attualità. Fabei e Polese, infatti, ritraggono sulla base di una ricca documentazione, la realtà di un soggetto politico attivo in tutti i settori della vita libanese: Hezbollah emerge come uno Stato nello Stato, un organismo operante non solo sul piano militare e religioso ma anche su quelli economico, sociale, educativo-culturale, sanitario, informativo e assistenziale. Il libro, rivolto non solo agli specialisti, è di agevole lettura: gli autori, mettendosi nei panni del lettore comune, si sono infatti preoccupati di fornire a quest’ultimo anche le informazioni più basilari come quelle riguardanti l’Islam, le sue correnti, la concezione del martirio, e le questioni, come quella palestinese e dei Luoghi Santi, che stanno alla base dell’instabilità caratterizzante alcuni tra i più importanti Paesi del Medio Oriente. Il saggio verrà presentato venerdì 10 febbraio alle ore 18 a Roma, nei locali della Libreria Cultora, in via F. Ughelli, 39. All’incontro, insieme agli autori, ci sarà il giornalista Daniele Dell’Orco. Giovedì 16 febbraio alle ore 21.30, invece, il saggio di Fabei e Polese farà tappa a Milano, in Piazza Aspromonte, 31.

GLI AUTORI

Stefano Fabei, classe 1960, è autore di molti saggi storici tra cui: Il fascio, la svastica e la mezzaluna (2002), I neri e i rossi (2011), Il generale delle Camicie Nere (2013), «Tagliamento» la legione delle Camicie Nere in Russia (1941-1943), Storia del Marocco moderno (2014), La Grande Guerra e la rivoluzione proletaria (2015).

Fabio Polese, classe 1984, è giornalista e fotoreporter. Ha realizzato reportage in diverse zone calde del mondo. Ha pubblicato: Le voci del silenzio. Storie di italiani detenuti all’estero (2012) e Strade di Belfast. Tra muri che parlano e sogni di libertà (2015).

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