Ferrara 10:10 – E’ caccia all’uomo nelle campagne del ferrarese. Coinvolte nella ricerca di “Igor il Russo-Ezechiele il Serbo” che è ancora ‘alla macchia’ oltre che agli investigatori le forze speciali. Come ci riporta Ansa.it, non c’è traccia nelle paludi dello straniero dalle molte identità, anche se il Comandante generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette, in serata chiarisce che l’assassino è nato e vissuto in Serbia ed è “ricercato nel suo paese per rapina con violenza sessuale”. Nel nostro paese è ricercato per i fatti di una settimana fa e cioè dell’assassinio a sangue freddo del barista a Budrio, in provincia Bologna, e dell’omicidio della guardia ecozoofila nel ferrarese e del ferimento di un agente di polizia ora ricoverato ma in condizioni stabili. Fatti di sangue che preoccupano un intero territorio pianeggiante che incrocia tre province, vicino alla ‘zona rossa’ interdetta a tutti tranne che ai residenti e setacciata dagli specialisti dei Carabinieri e di altre forze di polizia. Lì i contadini dormono con il fucile vicino al letto: Igor-Ezechiele sarebbe armato con due pistole e una quarantina di munizioni, pronto a tutto pur di non farsi prendere. Del killer si sa che è serbo, dunque, ma è comunque ampia la rosa di alias al vaglio degli inquirenti che attribuiscono al killer un codice Interpol, a cui sono associati alcuni dati per l’identificazione, che si presenta complicata. Igor Vaclavic, 41 anni, nato in Russia, come dagli atti del tribunale ferrarese che lo condannò per rapine in passato, certamente non esiste. Ezechiele Norberto Feher, originario di Sobotica, in Serbia, come dal profilo Facebook che lo ritrae in giro per Ferrara come un turista qualsiasi, è probabilmente altrettanto inventato ma più vicino alla realtà. Quindi ore con il “fiato sospeso” per la popolazione e le forze dell’ordine che non cessano nel “braccare” un uomo pericoloso.
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