MarRC: Focus sulle “Antichità nel regno” dei Borbone

Esperti a confronto sull’archeologia tra XVII e XIX secolo in Italia

Quattro giorni per discutere e ripercorrere la storia dell’archeologia e del restauro nel Mezzogiorno tra ’700 e ’800. “L’Antichità nel Regno”, il titolo del Convegno internazionale di studi che vedrà, da domani fino a sabato, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria il luogo deputato al confronto scientifico e accademico sullo sviluppo storico dei temi legati alla tutela e al restauro delle antichità a partire dall’ascesa al trono di Carlo di Borbone, dal 1734 fino all’unità d’Italia.  I tre curatori dell’evento sono Carmelo Malacrino, Direttore del MArRC, Angela Quattrocchi, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Riccardo Di Cesare, dell’Università di Foggia. In apertura dei lavori, i saluti istituzionali di Dorina Bianchi, Sottosegretario MiBACT, di Mario Oliverio, Governatore della Regione Calabria, Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Michele Di Bari, Prefetto di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria, Pasquale Catanoso, Rettore dell’Università Mediterranea (in partnership per la realizzazione del Convegno), Salvatore Patamia, Segretario Regionale MiBACT e Giuseppe Bombino, Presidente dell’Ente Parco di Aspromonte.  Sarà presente la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie ed è prevista l’esibizione della Reale Filarmonica di Gerace.  Dopo le riflessioni sulla storiografia delle antichità degli Stati preunitari cui è dedicata la prima giornata, giovedì si approfondiranno i contributi sulla tutela, salvaguardia e restauri dell’Italia centro-meridionale con particolare attenzione a località quali Ostia Antica, Pompei e Paestum, Capri e Bari.  Terzo e quarto giorno, occhi puntati sull’archivistica e la letteratura di viaggio in Calabria nonché sulla tutela, scoperta e restauri dei monumenti antichi e delle collezioni archeologiche in Sicilia.  «Siamo certi che l’iniziativa riscuoterà il successo che merita- commenta il Direttore Carmelo Malacrino – anche perché in coincidenza con l’anno di riapertura di tutti i livelli della collezione permanente del Museo. Una struttura che vuole stupire i suoi visitatori, accoglierli, ma anche essere luogo protagonista della crescita culturale dei suoi visitatori e dell’intero Paese».

Reggio Calabria 25.04.2017 Ufficio Stampa

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