Lazzaro-Reggio Calabria: trascurati potenziali pericoli nel sottopassaggio pedonale sito al bivio FS

Riceviamo e pubblichiamo: 

Si continuano a trascurare i potenziali pericoli nel sottopassaggio pedonale sito al bivio FS. Con nota del 26 aprile 2016 si invitava e si diffidava  l’ ENTE  competente  a  voler effettuare  verifiche  tecniche  per escludere possibili rischi e pericoli in capo ai fruitori del sottopasso pedonale e alla circolazione stradale, situato al bivio stazione ferroviaria di Lazzaro, nonché accertamenti per individuare le cause delle infiltrazioni piovose.I potenziali pericoli paventati si sono manifestati in questi giorni a seguito di distacco dal tetto di porzioni di cemento. Si ribadisce che perdurano le infiltrazioni piovose nel tetto e nelle pareti del viadotto lato monte che si manifestano ad ogni pioggia e non solo in occasioni di eventi alluvionali come asserito dall’ANAS. Il pericolo non è soltanto quello visibile, ma quello occulto ovvero il danno che le infiltrazioni piovose hanno potuto provocare nel tempo al tetto, visto che da anni è impregnato di acqua, che potrebbero portare a cedimenti strutturali.Ricordiamo che anni addietro si è verificato il crollo di tutto l’intonaco solaio e pignatte del viadotto ed è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. A seguito dei solleciti nel 2016 si è effettuato un maldestro ed illogico intervento  che tra l’altro ha occultato il pericolo. Invero  si è provveduto a collocare una canaletta di lamiera posta trasversalmente sotto il tetto lato monte del sottopasso, per  raccogliere le acque piovane che dalle fessurazioni del tetto gocciolano sul pavimento e convogliarle attraverso una tubazione annessa alla canaletta in un pozzetto cieco, privo di via di scolo interrato al pavimento con sovrastante griglia metallica. Il sottopasso è privo di sistema di smaltimento delle acque piovane e spesso si sono registrati allagamenti. Detta opera come sopra detto nasconde il pericolo, in quanto le infiltrazioni di acqua piovana sono celate dalla canaletta ma continuano a registrarsi e a propagarsi nel tetto e potrebbero determinare il rigonfiamento del calcestruzzo per ossidazione del ferro,  provocando  il cedimento strutturale di quelle parti ammalorate. Tale evento potrebbe essere favorito anche dalle vibrazioni e dal peso dei veicoli e dei mezzi pesanti in transito sulla sovrastante strada statale.  Il sottopasso continua ad essere luogo scelto da alcuni individui per espletare i propri bisogni fisiologici. Gli escrementi umani e l’orina si rinvengono ai due lati del tunnel, soprattutto lato monte accanto alla scalinata. Si sottolinea per l’ennesima volta che il viadotto è utilizzato anche dai bambini dell’adiacente scuola elementare e dai ragazzi della scuola media poco distante.

Vincenzo Crea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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